La Nuova Sardegna

Continua la protesta anche via mare

di Francesco G. Pinna
Continua la protesta anche via mare

Le imbarcazioni pronte alla disobbedienza se arriverà una risposta negativa dal governo

06 ottobre 2016
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CAPO FRASCA. I pescatori delle marinerie oristanesi hanno risposto con un secco “No” alla richiesta di sospensione della protesta avanzata ieri mattina ai loro rappresentanti dai componenti della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito.

Tutto quello che hanno concesso è la rinuncia a inasprire subito la protesta e un impegno di massima a restare per ora nei limiti della legalità. L'incontro all'interno del poligono di Capo Frasca tra I rappresentanti dei pescatori e la commissione si è concluso nella tarda mattinata. La commissione presieduta dal senatore Gian Piero Scanu si è comunque impegnata a farsi portavoce delle richieste dei pecatori.

L'obiettivo dichiarato dei lavoratori dell’oristanese era e resta quello annunciato nei giorni scorsi e cioè la chiusrua del poligono di Capo Frasca. Consapevoli che per arrivare a questo risultato occorre tempo, insistono però per ottenere subito una significativa riduzione delle limitazioni e dei divieti legati alla presenza del poligono e il riconoscimento immediato del diritto a un equo indennizzo.

«Da Roma aspettiamo segnali concreti – spiegano i rappresentanti dei pescatori Gabriele Chessa, Raffaele Manca e Franco Zucca al termine dell'incontro, a una parte del quale hanno partecipato anche i sindaci di Arbus, Terralba, Cabras, Marrubiu e San Nicolò d'Arcidano.

E in attesa di questi segnali concreti, oggi la protesta prosegue con le stesse modalità dei primi due giorni, e cioè con decine di pescherecci a fronteggiare in mare le motovedette delle forze dell'ordine sulla linea delle tre miglia e con il presidio pacifico davanti all'ingresso del poligono. In attesa della risposta del governo, lo Stato ha intanto già replicato all’imponente mobilitazione dei pescatori con una altrettanto imponente presenza delle forze dell'ordine. Decine e decine di carabinieri e poliziotti, arrivati, anche da Cagliari con i blindati, era dislocata tra Marceddì e Capo Frasca mentre le motovedette pattugliavano il mare per verificare che nessuno si introducesse all’interno del settore interdetto

Martedì, mentre gli aerei continuavano a volare c’era un elicottero che sorvegliava la situazione dall'alto.

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