La Nuova Sardegna

La commissione è con i pescatori

La commissione è con i pescatori

I parlamentari chiedono un incontro urgente con Matteo Renzi e Roberta Pinotti

06 ottobre 2016
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SASSARI. Terra sana, cieli liberi e mare pulito. Una sintesi bucolica che racchiude il succo delle richieste dei sindaci e dei pescatori che sono costretti a convivere con il poligono di Capo Frasca. Richieste che sono state accolte dalla commissione parlamentare che ha ispezionato il poligono e che si è schierata con i pescatori: «Un’istanza giusta – commentato il presidente della commissione parlamentare, il deputato del Pd Gian Piero Scanu – non solo per gli indennizzi ma anche per la riduzione del perimetro della base. L’obiettivo della commissione è proprio la dismissione graduale del poligono, insieme a quello di Teulada, e la riconversione di quello del salto di Quirra».

«Ho proposto una interlocuzione diretta con il ministro Pinotti e con il presidente del consiglio Renzi – ha spiegato un altro componente della commissione, il deputato del Gruppo misto Mauro Pili – che è stata accettata dalla commissione e inviata a roma sotto forma di lettera. Il presidente Scanu ha chiesto 24 ore di tempo prima di firmare un accordo definitivo che possa finalmente ribaltare l’unico caso in Italia di uno specchio d’acqua costantemente interdetto alla navigazione. Una situazione assurda».

Anche il deputato di Sinistra Italiana, Michele Piras, è dalla parte dei pescatori di Capo Frasca: «Senza se e senza ma perché hanno tutte le ragioni e perché esplicitamente chiedono che i cieli vengano liberati e il mare ripulito e restituito, dopo sessant’anni, alla comunità». Il parlamentare, che non fa parte della commissione che ieri ha visitato il poligono, ha apprezzato la sensibilità del presidente Scanu che ha voluto ricevere i pescatori in lotta mettendo in pratica gli impegni assunti all'unanimità dalla commissione della Camera già da un anno fa: «Quando era la approvata a risoluzione a prima firma del sottoscritto che promuoveva, sul tema degli indennizzi, la rimozione di una discriminazione che dura da troppo tempo. Ora il Ministero risponda – termina Piras – perché è finito il tempo dei sotterfugi, dei giri di parole, delle prese in giro».

«Condividiamo pressoché all' unanimità le istanze dei pescatori. Ci siamo presi ventiquattro ore di tempo per contattare il Governo e capire come si può uscire finalmente da questa impasse – dichiara un altro membro della commissione parlamentare, il deputato del Centro democratico Roberto Capelli.

I componenti della commissione, ovviamente, non si sono limitati alla solidarietà e agli impegni presi con i pescatori. I deputati guidati da Gian Piero Scanu hanno visitato il poligono e le aree in cui era stata segnalata la presenza di amianto: «Il poligono non dovrebbe essere inquinato, perlomeno a terra, è invece sono stati sbancati 10mila tonnellate di terreno perché contaminate dall’amianto – ha detto Mauro Pili dopo la visita e prima delle audizioni del comandante della base che si sono concluse a Cagliari in tarda serata. Oggi, invece, è previsto l’ultimo appuntamento fissato nel poligono di Teulada. (c.z.)

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