La Nuova Sardegna

Non c’è posto: 150 dormono sulla nave

Non c’è posto: 150 dormono sulla nave

L’appello del prefetto Giuliana Perrotta: «Indicateci strutture d’accoglienza in cui ospitarli»

07 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Una giornata senza precedenti quella di ieri al molo Ichnusa dove è attraccata la nave spagnola Rio Segura con i 1.258 migranti salvati davanti alla Libia. Un mix di problemi ha creato difficoltà all'organizzazione dell'accoglienza e ha fatto esplodere la polemica. L'annuncio dell'arrivo di 1.258 persone è arrivato soltanto la sera precedente. Il campo di accoglienza sul molo Ichnusa è stato allestito a tempo record, ma non è stato possibile accelerare le procedure per l'identificazione che si sono complicate per le nuove regole introdotte dal ministero. Si è aggiunto il fatto che i posti disponibili nella rete dell'accoglienza sarda non erano sufficienti. I numeri risultavano assottigliati già dal precedente sbarco e la Prefettura si è trovata a dover reperire posti pur sapendo che dall'ultimo sbarco non si erano aggiunte nuove disponibilità. Sulla banchina del molo Ichnusa è stato un susseguirsi di visite di funzionari, assessori, dirigenti pubblici, anche l'arcivescovo monsignor Arrigo Miglio. In serata è stato reso noto che dei 1.258 profughi ne erano stati identificati solo 350. A poco a poco hanno lasciato il molo Ichnusa mentre una buona parte è rimasta a bordo della nave che li ha portati in Sardegna, altri invece sono rimasti all'interno del Terminal Crociere trasformato in centro per le identificazioni e le visite mediche. Il prefetto, Giuliana Perrotta, ha fornito i dati sui posti di accoglienza. «Allo stato attuale mancano 150 posti per accogliere i migranti, di cui 50 per i minorenni». «Rinnovo l' appello a tutti affinché ci indichino dei posti per ospitare i migranti - ha detto Perrotta –. Abbiamo avuto pochissimo preavviso e non avevamo la disponibilità per sistemare tutti».

«Confrontandoci anche con il medico di bordo si è adottata come soluzione quella di lasciare a bordo della nave una parte dei migranti - ha evidenziato ancora il prefetto - rimarranno fino a quando non saranno esaurite tutte le operazioni per gli altri già sbarcati. Oggi alle prime luci dell'alba riprenderanno le operazioni e contiamo di portarle a termine in giornata. Al massimo ci sarà qualche residuo ma oggi sbarcheranno tutti». Per quanto riguarda la sistemazione, Giuliana Perrotta per ora ha è escluso l'impiego dell'ex scuola penitenziaria di Monastir. «L'ipotesi è ancora in valutazione. La struttura non è stata ancora attrezzata, non abbiamo avuto il tempo materiale per farlo».

Una polemica nella polemica ha riguardato i giornalisti, tenuti lontano dal teatro delle operazioni da un ostinato servizio di vigilanza. "L'Ordine dei giornalisti della Sardegna prende atto, con rammarico - è scritto in una nota -, che si è ulteriormente inasprita l'azione della Prefettura tesa a ostacolare il lavoro dei colleghi, confinati in un angusto recinto di transenne posto lontanissimo dal punto di attracco dell'imbarcazione che trasporta i migranti, tale da rendere difficoltose perfino le fotografie e le riprese televisive".

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative