La Nuova Sardegna

Pigliaru scrive ad Alfano: «Quote da rispettare»

Pigliaru scrive ad Alfano: «Quote da rispettare»

Lo sbarco di 1258 migranti alimenta la polemica tra la Regione e il governo «Facciamo la nostra parte ma servono i fondi per garantire l’assistenza»

07 ottobre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. «Non si discutono il dovere di contribuire all’azione di salvataggio di vite umane e l’impegno a garantire la più adeguata accoglienza ai migranti che sbarcano in Sardegna, ma deve essere rispettato il limite riposto nell’equa ripartizione fra le regioni, che assegna alla Sardegna la quota del 2,96%». Il governatore Francesco Pigliaru lo scrive nella lettera inviata al ministro degli Interni Angelino Alfano. Il presidente della Regione, che più volte si era espresso pretendendo il rispetto delle quote, si è rivolto al ministro in un giorno particolare: quello dello sbarco più massiccio da quando è iniziata l’ondata nell’isola. Al molo Ichnusa è approdata la nave spagnola Rio Segura con a bordo 1258 migranti: un numero altissimo, soprattutto in considerazione delle difficoltà nel garantire un posto per tutti. Le strutture d’accoglienza sono piene, per questo si è deciso – in attesa di reperire nuovi alloggi – di fare rimanere 150 profughi sulla nave per la notte. Un quadro di grande difficoltà descritto da Pigliaru nella lettera ad Alfano. «Qualsiasi problematica organizzativa in un’isola ha una doppia valenza in quanto è più difficile sopperire ai problemi con risorse fisiche confinanti o attraverso lo spostamento di persone verso altre regioni» sottolinea il governatore chiedendo di «accelerare l’adozione di provvedimenti che sollevino l’amministrazione regionale (che come noto si sostiene con compartecipazione erariale) da costi impropri sia nell’assistenza in porto che nelle fasi operative dell’accoglienza, specialmente dei minori stranieri non accompagnati».

Infine, il presidente della Regione richiede al Governo che con urgenza si trovino forme di facilitazione per le amministrazioni locali che offrono il loro contributo nella prima accoglienza, sia nei vincoli finanziari che nei limiti amministrativo burocratici e che venga accolto quanto sottolineato dalla Conferenza delle Regioni e dall’Anci, ai fini di un’accoglienza più adeguata e diffusa.

«Un sistema ormai al collasso che non è in grado di garantire un'adeguata assistenza e che rischia di produrre conseguenze anche gravi sulla salute e sulla sicurezza di migranti e residenti», così il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, che ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno sul caso Sardegna. Interviene anche Bruno Murgia, deputato ex Pdl ora nel Gruppo misto:«Se il prefetto di Cagliari dice che siamo alla frutta, e stiamo parlando del rappresentate del governo che è tenuto al riserbo e a dichiarazioni solo istituzionali, significa che c'è una sola strada: riportare indietro gli immigrati. In questo modo infatti – sottolinea Murgia – diventa persino inumano accoglierli perché la maggior parte finirà in clandestinità».

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative