La Nuova Sardegna

Terremoto a Villasimius, il Comune sotto inchiesta per una lottizzazione

di Gian Carlo Bulla
Terremoto a Villasimius, il Comune sotto inchiesta per una lottizzazione

Indagati per abuso d’ufficio giunta, consiglieri di maggioranza e un dirigente. Sequestrate le carte su un piano di lottizzazione e una nomina nel gabinetto del sindaco

09 ottobre 2016
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VILLASIMIUS. Fulmine a ciel sereno sul Comune di Villasimius: la giunta, quattro consiglieri di maggioranza e il responsabile dell’ufficio tecnico municipale sono indagati per abuso d’ufficio. Lo hanno appreso tutti giovedì scorso, quando i militari della Guardia di finanza del comando provinciale di Cagliari alle 8.30 si sono presentati negli uffici comunali per esaminare una serie di documenti. Alla fine della mattinata i finanzieri hanno lasciato il palazzo comunale portando con sé delibere e determine su alcune attività del Comune. Nel lasciare il municipio i militari hanno notificato il provvedimento di sequestro in relazione agli atti amministrativi ritenuti di interesse per l’inchiesta e in questo ambito sindaco, vice, assessori, consiglieri e il dirigente hanno appreso di essere indagati.

L’attività giudiziaria sarebbe nata da un esposto anonimo, l’indagine è stata affidata al sostituto procuratore Gian Giacomo Pilia che ha disposto l’acquisizione dei documenti. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero una delibera della giunta approvata dalla maggioranza in consiglio comunale su un piano di lottizzazione, poi la nomina su base fiduciaria di una persona nell’ufficio di gabinetto del sindaco. Tra le carte sequestrate risulta che ci siano anche i documenti sui chioschi nelle spiagge.

La notizia dell’inchiesta è stata data dallo stesso sindaco Gianluca Dessì eletto un anno e mezzo fa con una lista civica: il primo cittadino, nella tarda sera di venerdì, sul suo profilo Facebook ha pubblicato un post «Cari amici, nell’ottica di un’amministrazione trasparente ci tengo a rendere noto che giovedì, su richiesta degli inquirenti, per alcuni provvedimenti amministrativi...». Raggiunto al telefono, Gianluca Dessì dichiara di «essere a disposizione della magistratura e di attendere sereno che l’indagine arrivi a conclusione». In serata si è appreso che i militari avrebbero sequestrato i telefoni cellulari del sindaco, del vice e del tecnico. Sotto inchiesta risultano essere, oltre Dessì, anche Daniele Pili vicesindaco, Enrico Cogoni assessore ai Trasporti, Alessandro D’Alise assessori ai Lavori pubblici, Elena Marini assessore alle Politiche sociali, i consiglieri di maggioranza Raffaele Lallai, Angelo Frau, Carlo Fadda e Maurizio Marci, il responsabile dell’ufficio tecnico Giovanni Barracciu, un ingegnere. L’intero gruppo si è affidato allo studio dell’avvocato di Cagliari Benedetto Ballero.

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