La Nuova Sardegna

Garau, il Csm conferma l’archiviazione

di Mauro Lissia
Garau, il Csm conferma l’archiviazione

I candidati a guidare la Dda sono di nuovo quattro ma c’è l’incognita dei procedimenti disciplinari

20 ottobre 2016
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CAGLIARI. Il plenum del Csm ha confermato all’unanimità: il procedimento che riguarda il procuratore capo di Nuoro Andrea Garau va in archivio, così come aveva proposto la prima commissione dell’organo di autogoverno della magistratura. Il pronunciamento è arrivato ieri ed era scontato che arrivasse dopo che i fatti addebitati al magistrato erano stati valutati dai colleghi commissari come ininfluenti per la sua attività di capo dell’ufficio di Procura nuorese. La frequentazione, accertata e confermata dallo stesso Garau, di un indagato e di un’altra persona discussa non hanno determinato - secondo la commissione e secondo il plenum - situazioni di «pregiudizio e di appannamento dell’autonomia del magistrato» e non sono emersi «atti specifici di natura giudiziaria che possano essere stati influenzati in qualche modo da tale rapporto». Grazie a questa decisione Garau potrà continuare tranquillamente il suo lavoro nella Procura di Nuoro.

La vicenda però non finisce qui: il fascicolo personale di Garau - che è stato difeso dall’avvocato Ivano Iai - ritornerà alla quinta commissione del Csm, quella che decide sugli incarichi direttivi, chiamata a scegliere tra quattro candidati il prossimo capo della Procura di Cagliari e della Dda sarda. Uno è Garau, gli altri sono Gilberto Ganassi e Alessandra Pelagatti, più un collega che si è già accasato a Latina. Il «proscioglimento» formalizzato ieri rimette in pista Garau. Ma sulla corsa alla poltrona direttiva potrebbero pesare le valutazioni del Guardasigilli e del Procuratore generale della Corte di Cassazione, cui il Csm ha trasmesso gli atti sulla vicenda, riferendosi alle posizioni dello stesso Garau e del collega Gilberto Ganassi. Sui due magistrati saranno aperti due procedimenti paralleli per stabilire se la loro condotta sia stata corretta sul piano disciplinare: su Garau pesano le stesse contestazioni esaminate dalla prima commissione, su Ganassi - nel ruolo di reggente della Dda - il fatto di non essersi astenuto dalla contitolarità dell’indagine sull’Asl 3 di Nuoro quando negli atti è comparso il nome del collega, diretto concorrente alla carica di procuratore. Secondo il Csm avrebbe dovuto farsi da parte e lasciare l’indagine al collega Guido Pani.

Difficile fare previsioni in una contesa condizionata anche dal peso delle correnti interne alla magistratura. La quinta commissione potrebbe nominare uno dei quattro concorrenti, ma secondo alcune voci potrebbe anche decidere di ripartire da zero, aprendo ad altre candidature. Come dire che la partita, piuttosto complessa, è ancora in buona parte da giocare.

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