La Nuova Sardegna

L’ispettore del ministero nella scuola dei bulli

di Gian Carlo Bulla
L’ispettore del ministero nella scuola dei bulli

Incontro con i dirigenti e con la vittima dell’episodio diventato virale sul web La ragazza ha raccontato ai funzionari cosa è accaduto fuori dalla scuola

22 ottobre 2016
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MURAVERA. L’ispettore tecnico dell’ufficio scolastico regionale, incaricato dal ministero della Pubblica istruzione, è arrivato nella scuola frequentata dalle due protagoniste della zuffa diventata virale sul web. Dopo aver incontrato il dirigente scolastico e i docenti ha avuto un colloquio con la vittima che ieri mattina è ritornata a scuola.

L’adolescente ha raccontato all’ispettore come si sono svolti i fatti e al termine dell’incontro è ritornata a casa: «Mentre andava via l’ho incrociata – dice il dirigente scolastico – era tranquilla, quasi sollevata». Intanto la convocazione dei consigli di classe prevista per ieri e per oggi è slittata: «Stiamo ancora acquisendo gli atti – sottolinea il dirigente – che riteniamo indispensabili per poter procedere. Allo stato attuale non abbiamo ancora il quadro completo». È quasi certo che a tutti gli studenti che hanno assistito all’episodio di bullismo saranno comminate sanzioni disciplinari. «Le decisioni dei consigli di classe saranno meditate e adottate seguendo le normative e i regolamenti. Non abbiamo fretta – dichiara il preside – e smentisco nel modo più categorico che la bulla sia stata espulsa dalla scuola».

Nella scuola, nonostante le forti pressioni esterne e l’esposizione mediatica, la situazione sta ritornando alla normalità: «Chiediamo che vengano spenti i riflettori – dice ancora il dirigente scolastico –. Lasciateci lavorare serenamente. Sono sicuro che quanto è successo rimarrà impresso nella mente dei ragazzi e produrrà dei risvolti positivi». Sull’episodio proseguono le indagini, del compartimento di Cagliari della polizia postale e dei carabinieri di San Vito che hanno ricevuto l’incarico dalla Procura della Repubblica presso il tribunale dei minori di Cagliari, coordinate dal sostituto procuratore Anna Cao. Un lavoro certosino, diretto dal dirigente Anna Maria Mazziotto e dal capitano Stefano Colantonio, sul quale viene mantenuto il massimo riserbo. Intanto è stata promossa una petizione, indirizzata al ministero di Grazia e giustizia, al tribunale dei minori e al presidente del consiglio, con la quale vengono chieste punizioni più severe contro chi commette atti di bullismo, che nel giro di poche ore è stata sottoscritta da oltre 30 mila persone. «Il bullismo – dice la promotrice, Sarah Maglio – è un atto spregevole che va combattuto. Diamo voce alle vittime perché non siano tali, aiutiamo i nostri figli a non cadere in questa tela mortale». Il cyberbullismo continua, una omonima della “bulla” ha ricevuto minacce ed è stata messa alla berlina su facebook. «Io penso che nella misura in cui noi adulti siamo indifferenti, senza senso civico, apatici- dichiara il parroco di Muravera don Emilio Manca- i ragazzi no matureranno schifati dal perbenismo opportunista degli adulti che educa al sacrificio, al senso della conquista, favorendo l’egoismo di chi vuole tutto e subito».

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