No al bullismo, in campo Facebook
Dopo il grave episodio di Muravera nasce una piattaforma sul social network
SASSARI. Un’iniziativa di Facebook contro il bullismo che arriva pochi giorni dopo rispetto al video di bullismo diffuso su Facebook e visualizzato da oltre 4 milioni di persone. Chissà se c’è un legame tra il grave episodio accaduto a Muravera, protagoniste due ragazzine di 14 anni, e l’idea lanciata dal social network per aiutare gli utenti più giovani a difendersi dai bulli. Con questo obiettivo è nata una piattaforma di preveznione: «È una risorsa per ragazzi, genitori e insegnanti alla ricerca di un punto di riferimento per la prevenzione e gestione del bullismo. È stata creata insieme allo Yale Center for Emotional Intelligence nel 2013 e oggi siamo lieti di collaborare con quasi 50 partner in tutto il mondo per renderla disponibile su scala più ampia», spiegano Antigone Davis, Capo della sicurezza globale, e Laura Bononcini, responsabile della public policy di Facebook in Italia. «Il nostro nuovo Centro per la sicurezza – aggiungono – spiega gli strumenti disponibili per controllare la tua esperienza su Facebook e fornisce numerosi suggerimenti e risorse per condividere contenuti in modo sicuro. È disponibile in oltre 50 lingue, è ottimizzato per dispositivi mobili e include video con istruzioni dettagliate. Rendere il mondo più aperto e connesso significa anche proteggere le persone e le loro informazioni». Sono cinque i consigli di Facebook per tenere d'occhio la sicurezza, disponibili anche in video: “Proteggi il tuo accesso” (per evitare che il profilo sia vittima di hacker); “Facci sapere quando vedi qualcosa che non dovrebbe essere su Facebook”; “Sii consapevole del pubblico con cui condividi i contenuti”; “Controlla chi può taggarti nei post”; “Usa i controlli a tua disposizione” (una guida che insegna come far vedere i propri contenuti solo alle persone desiderate.
Il video girato a Muravera, in cui una ragazzina aggredisce, picchia e umilia una compagna davanti a un gruppo di coetanei che riprendono la scena con lo smartphone, era stato rimosso dal social network dopo la richiesta delle autorità italiane. Purtroppo il filmato, salvato da tantissime persone, continua a girare nella rete suscitando accese reazioni.