La Nuova Sardegna

Iscol@, un restyling da 200 milioni di euro

di Silvia Sanna
Iscol@, un restyling da 200 milioni di euro

La responsabile del progetto regionale: ereditata una situazione critica, i risultati arriveranno presto

28 ottobre 2016
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SASSARI. Tredici milioni già spesi, 109 al momento distribuiti in quasi 850 interventi in altrettante scuole dell’isola. Altri 100 milioni previsti nel Patto per la Sardegna, 40 quelli messi in cantiere per l’acquisto degli arredi, quasi sempre datati e poco funzionali. I numeri del progetto Iscol@ sono importanti perché il piano dedicato alle infrastrutture scolastiche è in cima alle priorità della giunta Piagliaru. Lo dimostra anche la tempistica: la prima delibera è datata marzo 2014, un mese dopo le elezioni regionali. Un investimento notevole e destinato a crescere nei prossimi anni, del quale per ora si vedono solo minimi effetti. Da un capo all’altro dell’isola arrivano diverse segnalazioni sulle carenze degli istituti scolastici: impianti elettrici fuori uso o non a norma, lavagne rotte, barriere architettoniche ancora presenti. «È normale che ci siano lamentele e denunce – dice Alessandra Berry, responsabile per la Regione del progetto Iscol@ – perché i lavori di manutenzione e riqualificazione degli edifici sono in corso. A breve si vedranno i risultati. Le modifiche saranno evidenti, in particolare per quanto riguarda due aspetti ai quali il presidente Pigliaru tiene moltissimo: la messa in sicurezza – attraverso impianti a norma e l’eliminazione di materiali inquinanti come l’amianto – e la rimozione delle barriere architettoniche».

Alessandra Berry spiega che si è partiti da una situazione molto critica: «Non esisteva un’anagrafe degli edifici, in numerosi casi non si conosceva la data di costruzione né tantomeno i parametri seguiti. Abbiamo fatto un’analisi puntuale grazie anche al supporto delle amministrazioni. Sono serviti circa due mesi. Poi siamo partiti. Decidendo insieme ai sindaci come intervenire sulla base di ogni singola situazione e delle esigenze della comunità». Gli interventi in corso, che riguardano una popolazione di circa 145mila studenti, hanno tempi di realizzazione differenti «ma quasi tutti i cantieri sono aperti e alcuni sono stati completati. È il caso di Villasor dove con una spesa di 200mila euro la scuola è diventata più sicura e accogliente».

Molto più ingenti le risorse che saranno utilizzate per costruire o riqualificare completamente 10 scuole dell’isola: «Sono le scuole del nuovo millennio – spiega Alessandra Berry – pensate in maniera differente rispetto agli stabili tradizionali, con grandi spazi aperti, luoghi accoglienti e inclusivi, che possano aiutare ad avvicinare i ragazzi allo studio». Di recente sono stati pubblicati i bandi di progettazione «speriamo di coinvolgere grandi professionisti pronti a confrontarsi con la Regione e con l’Università». Tra le scuole che saranno costruite da zero o radicalmente rimesse a nuovo, ci sono istituti comprensivi, scuole per l’Infanzia, primarie e secondarie: tre nell’Oristanese, due nel Sassarese (Sassari e Alghero) tre nel Nuorese-Ogliastra, una a Cagliari e una a Olbia. In cantiere altri quattro interventi, già banditi dal Miur: due in Gallura (Olbia e Arzachena), uno a Selargius e uno a Muravera. Già calcolato che per gli arredi, tra scuole vecchie e nuove, serviranno altri 40 milioni di euro.

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