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Muravera, caso della bulla ecco gli esperti ministeriali

Muravera, caso della bulla ecco gli esperti ministeriali

Adesso si lavora perché l’intera comunità scolastica rifletta sul grave episodio Assistenti impegnati per riportare in classe la ragazza che aggredì la coetanea

28 ottobre 2016
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CAGLIARI. Gli esperti e gli ispettori del Ministero e dell'Ufficio scolastico regionale sono già al lavoro a Muravera nell'istituto scolastico in cui sono iscritte le protagoniste del video, diventato virale su Facebook e poi rimosso, in cui una «bulletta» aggredisce una coetanea mentre i compagni osservano senza intervenire. Come annunciato dalla ministra dell'Istruzione,Stefania Giannini, è arrivata la task force, composta da psicologi, educatori del servizio Sos Telefono azzurro e docenti dell'Università degli studi di Firenze. «Gli esperti del Telefono azzurro - ha evidenziato il direttore dell'Ufficio scolastico regionale, Francesco Feliziani - hanno iniziato un lavoro con i ragazzi di tutte le prime e seconde classi dell'istituto. Un intervento di tipo formativo sulle tematiche del bullismo e cyberbullismo, un'opera di riflessione anche insieme ai docenti della scuola». A Muravera è giunta anche Ersilia Menesini, docente del dipartimento di Scienze ella formazione e Psicologia dell'Università di Firenze che incontrerà insegnanti, studenti e genitori per discutere del fenomeno.

L'istituto, intanto, ha preso contatti con i servizi sociali del Comune di Muravera che seguivano già la ragazza protagonista dell'aggressione. «Stiamo lavorando e concordando un percorso per il rientro a scuola della ragazza», ha detto Feliziani. Dal giorno della pubblicazione del video su Facebook, infatti, non è più tornata sui banchi di scuola. «È stato anche pianificato un ciclo di interventi da parte della Cooperativa Passaparola che già opera sul territorio, incontri con i ragazzi e con i docenti per favorire i processi di formazione ed educazione alla legalità. E’ possibile una nuova visita degli esperti tra due mesi«

Del gruppo di esperti inviatidal ministero fanno parte anche alcuni operatori del Telefono Azzurro. Due i fronti di intervento: uno rivolto ai giovani, l'altro agli adulti, insegnanti e genitori. «Le attività formative per i ragazzi sono dirette non solo a coloro direttamente coinvolti negli episodi di bullismo, ma anche e soprattutto al gruppo dei compagni e degli osservatori - spiegano gli operatori dell'associazione riferendosi al caso specifico di Muravera - Una maggioranza silenziosà che ha assistito all'episodio di prepotenza, girando un video e diffondendolo in rete. Le attività mirano a far leva sulle risorse positive dei ragazzi, sui valori del rispetto e della tolleranza, sulla loro capacità di provare empatia per i compagni in difficoltà».

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