La Nuova Sardegna

Pozzo nero Sogeaal, Maninchedda: «Verifiche sui conti»

Pozzo nero Sogeaal, Maninchedda: «Verifiche sui conti»

Ricapitalizzazione, i dubbi dell’assessore ai Lavori pubblici: «Un advisor per spiegare le ragioni dei bilanci in rosso»

30 ottobre 2016
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SASSARI. Neppure «uno straccio di verifica dei conti, della ragione dei buchi costanti, della qualità della gestione». Niente di niente, sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Maninchedda. Che dal suo blog predica attenzione da parte della giunta regionale, che l’altro ieri ha approvato la legge per la ricapitalizzazione pubblica di Sogeaal, la società di gestione dell’aeroporto di Alghero. La sopravvivenza dello scalo dipende dai soldi che la Regione investirà per ripianare i conti, in rosso da cinque anni di fila. La giunta ha dato il via libera allo stanziamento di 15 milioni di euro, ora la parola passa al consiglio regionale. Poi il testo dovrà ottenere l’ok dall’Europa e dalla Corte dei Conti. E di mezzo ci sarà anche un advisor, un controllore. Proprio sulla necessità di questa figura si sofferma l’assessore Maninchedda: perché « è necessario verificare tutto, tirare una linea credibile prima di erogare un solo euro per la sesta volta».

Pozzo nero. Maninchedda ricorda un episodio accaduto 15 giorni dopo la sua nomina in giunta come responsabile di Lavori pubblici e quindi competente anche per quanto riguarda Abbanoa: «Ho ancora nelle orecchie il monito del sostituto procuratore Pilia che mi convocò come persona informata sui fatti per Abbanoa e mi chiese se la Regione avesse oppure no coscienza del rischio, varando la prima capitalizzazione, di buttare fondi pubblici in un pozzo nero». Maninchedda sottolinea che i conti di Abbanoa furono successivamente verificati dalla magistratura fallimentare, da quella penale e da due advisor internazionali. Sui conti Sogeaal niente di tutto questo «solo le relazioni della Sfirs che ovviamente hanno verificato solo il perimetro giuridico di legittimità dell’intervento pubblico». Ecco perché, allora, è necessario essere cauti e tutelarsi: «Anche a fronte di una legge regionale che lo permetta, la responsabilità dell’erogazione delle somme in un contesto ibrido e confuso ricadrebbe sulle spalle degli assessori». Per questo «occorre essere rapidi – suggerisce l’assessore – ma anche giusti, chiari e prudenti». (si. sa.)

 

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