La Nuova Sardegna

Fasi, Mascia confermata alla guida

di Antonio Mannu
Serafina Mascia
Serafina Mascia

Eletta di nuovo dai 350 delegati la presidente dei circoli degli emigrati sardi

31 ottobre 2016
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CAGLIARI. Gli emigrati hanno confermato alla loro guida Serafina Mascia. Lo hanno fatto nel congresso della Federazione delle associazioni dei sardi in Italia. Alla presidenza i 350 delegati hanno dato fiducia a Serafina Mascia, prima donna a ricoprire questo incarico nella storia della federazione. Eletti come vicepresidenti Maurizio Sechi e Paolo Pulina. Il dibattito, durante i tre giorni del congresso, è stato intenso e vivace, con 52 interventi, fra cui quelli dei rappresentanti della Regione, il vicepresidente Raffaele Paci, l'assessore al Lavoro Virginia Mura e l'assessore ai Trasporti Massimo Deiana. Ieri è anche intervenuto un rappresentante del governo, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri.

Soddisfatta della conferma la Mascia. «Il primo impegno è continuare il lavoro fatto negli ultimi anni, con progetti che nascono nella sfera del volontariato, ma che stanno sempre più prendendo la forma di servizi. Di supporto verso i sardi che vivono fuori dall'isola ma anche a beneficio diretto della Sardegna. Cerchiamo di adeguare le nostre iniziative ai territori in cui viviamo e, nel contempo, alle necessità dell'isola». 70 circoli e un forte spirito comunitario, un'unità di intenti, a volte problematica ma comunque forte, che spesso non si riscontra in Sardegna. «Nasce forse da una sorta di sentimento comune –spiega –, quello di sentirsi orfani, che si vuole superare». Chiesto anche che il servizio pubblico avvii programmi in lingua sarda. «È un diritto della Sardegna e anche nostro. Credo che, per quanto ci riguarda, questo nasca anche dal confronto con altre realtà. Abbiamo cinque circoli in Friuli e in quella regione, sotto questo aspetto, sono molto più avanti. La lingua è una ricchezza e anche una opportunità, una vera e propria risorsa». I trasporti restano un altro nodo fondamentale da risolvere. «È il nostro tema, oggi più di ieri. Uno dei ruoli che vogliamo giocare, che abbiamo sempre privilegiato, e far conoscere la Sardegna e portare le persone a visitarla. Ma è sempre più difficile, sia per la precarietà dei collegamenti aerei che per il monopolio delle compagnie di navigazione. L'assessore Deiana è venuto a trovarci, ci ha assicurato il suo impegno per ridare vita alla cosiddetta continuità 2, la possibilità di volare, a costi accettabili, da diverse località italiane. Oggi i voli diretti ci sono quasi soltanto da Roma e Milano. Questo è un grosso problema, anche perché spesso non si trova posto. Anche per questo congresso ci sono state difficoltà: ci siamo dovuti appellare all'assessorato e all'Alitalia per avere più voli. La situazione migliora relativamente durante l'estate ma nel resto dell'anno è un guaio. Speriamo che gli impegni presi si traducano in fatti concreti. Nel 2011 le tariffe dei traghetti sono aumentate moltissimo. Abbiamo protestato. Ci hanno risposto che gli aumenti dipendevano essenzialmente dal rincaro del combustibile. Ora il prezzo del gasolio è sceso, ma le tariffe sono sempre alte. Il monopolio c'è soprattutto nella tratta tra Olbia e Genova. La convenzione è tra la Tirrenia e il governo centrale. La Regione non ha partecipato alla trattativa e alla sua definizione. Noi auspichiamo che in futuro possa giocare un ruolo». La presidente parla anche dei tagli ai contributi per i circoli. «I tagli hanno creato grossi problemi – conclude –, ma noi abbiamo voluto soprattutto salvaguardare l'esistenza dei circoli, che sono una grande ricchezza, un patrimonio della Sardegna e per la Sardegna. Io a questo proposito parlo sempre della parabola dei talenti. Ogni talento che la Regione investe a favore delle nostre associazioni si moltiplica molte volte. Mi creda, è davvero così».

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