La Nuova Sardegna

Cortes apertas, troppi eventi in contemporanea: è caos nelle strade della Barbagia

Cortes apertas a Mamoiada
Cortes apertas a Mamoiada

Traffico semiparalizzato e affluenza da record nel weekend per le due tappe di Desulo e Aritzo. I sindaci: «Ci scusiamo per le lunghe code, ma la viabilità del territorio è ferma agli anni Cinquanta»

01 novembre 2016
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DESULO. Due “Cortes” (come vengono chiamate ormai le tappe di Autunno in Barbagia) tra le più seguite che cadono negli stessi giorni, a pochi chilometri l’una dall’altra, con conseguente folla da record in arrivo da tutta la Sardegna. E centinaia di automobilisti che si ritrovano imbottigliati alle porte dei due centri, Aritzo e Desulo, e se la prendono con l’organizzazione per la mancanza di parcheggi. Segue un tam tam sul web che porta il sindaco di Desulo, Gigi Littarru, a scusarsi per i disagi causati ai visitatori, ma anche a ricordare che quelle strade malridotte sono l’unico collegamento tra i paesi del Gennargentu e il resto del mondo non solo durante le Cortes, ma 365 giorni l’anno.

Strade obsolete. Com’è andata esattamente? È stata criticata la concomitanza tra le due manifestazioni nel calendario di Autunno in Barbagia: Aritzo, che ha aperto le proprie Cortes sabato 29 e domenica 30 ottobre; e Desulo che al weekend ha aggiunto il 31 e oggi primo novembre. Il fatto è che Autunno in Barbagia ad Aritzo coincide con la celebre Sagra delle Castagne, che si svolge da 48 anni durante l’ultimo fine settimana di ottobre, mentre Desulo sceglie tradizionalmente la festa di Ognissanti, cioè il primo novembre, che quest’anno cade di martedì, per l’altrettanto celebre Montagna produce (l’apertura è stata anticipata al sabato, dunque in sostanziale concomitanza con le “Cortes” di Aritzo). «Accade ogni quattro o cinque anni – dice Gualtiero Mameli, sindaco di Aritzo – ma è la prima volta che c’è stato un simile sovraffollamento e non ne farei una tragedia. In paese è arrivata tanta gente, come di consueto, e abbiamo mobilitato una ventina di persone per indirizzare gli automobilisti, individuando un’area per il parcheggio e mettendo un autobus a disposizione a cinque chilometri dal centro per poter raggiungere il paese. Il problema piuttosto è la viabilità, ma quello poco c’entra con Autunno in Barbagia». Il riferimento del sindaco Mameli allo stato delle strade torna nelle parole del collega di Desulo, Gigi Littarru. «Mi sono scusato per i disagi, questo benché anche noi avessimo un servizio di navette e una quindicina di persone impegnate a migliorare il flusso del traffico. Gli ingorghi, che ci sono stati e per i quali, ripeto, mi scuso con chi ne ha subìto i disagi, dipendono dal fatto che molte auto sono state parcheggiate in doppia fila, altrimenti l’effetto imbottigliamento sarebbe stato ancora maggiore, e le code ne sono state una diretta conseguenza», dice Littarru, che ringrazia i carabinieri della compagnia di Tonara per l’aiuto prestato nelle fasi più critiche.

Sequestri per Sindacopoli. «Egoisticamente, però, – continua Littarru – devo dire che è stato quasi un bene: abbiamo attirato l’attenzione dell’isola sullo stato della nostra viabilità, ferma agli anni ’50. Mi spiego: da un anno e mezzo Desulo è tagliata fuori dalle linee Arst. Le alluvioni degli anni scorsi e l’incuria hanno provocato gravi danni in alcuni tratti a nord e a sud del paese, con il risultato che non possono transitarvi i mezzi pesanti, autobus compresi. Così i nostri pendolari, che sono soprattutto studenti, devono raggiungere i paesi vicini o il capoluogo con mezzi di fortuna». Gli fa eco il sindaco di Aritzo: «Con il transito sulla pedemontana Cossazzu-Tascusì il traffico sarebbe di certo migliorato, ma purtroppo è chiusa da due anni, come è noto». La strada in questione, che avrebbe dovuto risolvere i problemi di viabilità di questa parte del Gennargentu, è sotto sequestro da due anni, oltre che incompleta: è infatti il cantiere che ha dato origine all’inchiesta diventata nota come Sindacopoli.

Camera di commercio. Sulla concomitanza tra le due Cortes, il presidente della Camera di Commercio Agostino Cicalò butta acqua sul fuoco. «Può succedere che in alcuni paesi del circuito Autunno in Barbagia possano verificarsi disagi per i visitatori. L’interesse per queste manifestazioni è crescente, e questo non può che farci piacere. La sostanziale concomitanza tra Aritzo e Desulo è una realtà da anni, non credo sia questo il problema. Né possiamo chiedere a piccoli comuni che battagliano con bilanci risicati di realizzare parcheggi ad hoc per una manifestazione che prende due giorni all’anno. O indignarci se troviamo code e traffico. Disagi e sovraffollamento ci sono stati anche le scorse settimane a Lollove e a Orgosolo. E ci saranno probabilmente il prossimo weekend a Mamoiada. Noi e i comuni interessati ce la stiamo mettendo tutta per organizzare le cose al meglio, ma serve un po’ di comprensione». (p.me.)

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