La Nuova Sardegna

la polemica

Stop alla campagna antincendi I Riformatori contro la Spano

Stop alla campagna antincendi I Riformatori contro la Spano

CAGLIARI. La Sardegna brucia ma la campagna antincendi è chiusa già da quasi un mese. Venti giorni prima di quanto era previsto. I Riformatori vanno all’attacco della Regione e presentano una...

03 novembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. La Sardegna brucia ma la campagna antincendi è chiusa già da quasi un mese. Venti giorni prima di quanto era previsto. I Riformatori vanno all’attacco della Regione e presentano una interrogazione al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore Donatella Spano. «Le motivazioni di tale assurda decisione – afferma il consigliere Luigi Crisponi (foto), primo firmatario – sembrerebbero prese da chi non ha alcuna conoscenza delle più elementari regole della meteorologia o in alternativa da chi opera e lavora fuori dal territorio regionale sardo. Invece, tale delicata e affrettata decisione è stata presa niente di meno che dalla Protezione civile regionale, ovvero da chi dall’osservazione attenta e costante dell’intero perimetro isolano dovrebbe assicurare tutela dell’integrità fisica delle persone e cura del territorio e delle attività sociali, economiche e produttive».

Il motivo, insiste il consigliere dei Riformatori, per cui la Sardegna è da quasi un mese martellata da continui incendi è che secondo la Protezione civile regionale le copiose precipitazioni di fine settembre e primi di ottobre hanno determinato una crescita diffusa dello strato erbaceo e una riduzione del rischio di incendi. «Le attuali condizioni meteo, del tutto insolite, con temperature fra i 20 e i 25 gradi sono sconosciute negli uffici della Protezione civile e non paiono per la Regione motivo di preoccupazione. E guarda caso, su tutti gli incendi scoppiati nelle ultime settimane sono intervenuti solamente i vigili del fuoco. Eppure – conclude Crisponi – risulta che l’allarme fosse stato lanciato anche dai sindacati dei forestali che con fermezza hanno censurato le scelta di spogliare il territorio di autobotti, vedette antincendio e addirittura degli elementari presidi di protezione individuale». (al.pi.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative