La Nuova Sardegna

Bancali, il ministro promuove il carcere

di Luca Fiori
Bancali, il ministro promuove il carcere

Orlando: «È una realtà di qualità, ma con problemi di organico». Critici i sindacati esclusi dal tour

02 dicembre 2016
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SASSARI. «È un carcere nuovo, funziona, ci sono naturalmente problemi legati ai vuoti di organico, ma rispetto alla media degli istituti penitenziari del paese onestamente è una realtà di qualità».

È uscito soddisfatto ieri mattina dalla visita al carcere sassarese di Bancali il ministro della Giustizia Andrea Orlando che prima di fare rientro a Roma, dopo l’incontro per la campagna referendaria di mercoledì sera a Sassari, ha deciso di incontrare il personale in servizio nell’istituto di pena inaugurato tre anni fa. Durante il sopralluogo di oltre due ore in compagnia dei vertici dell’istituto e della deputata del Pd Giovanna Sanna, il ministro ha visitato tutti i settori, compreso il braccio che ospita i detenuti in regime di 41 bis. C’è stato anche il tempo per un curioso siparietto con un detenuto accusato di terrorismo di matrice islamica. «Ho visto un suo dibattito in televisione – ha detto al ministro il detenuto straniero – domenica sarà dura, in bocca al lupo per il referendum». Dopo gli sguardi perplessi e divertiti e gli scongiuri fatti dallo staff del ministro la visita è proseguita per le altre sezioni. «Ha garantito il suo impegno e quello del Governo – ha spiegato dopo la visita la direttrice Patrizia Incollu – per l’assunzione in tempi brevi di nuovo personale della polizia penitenziaria. Che ci sia una carenza di personale del resto non è una novità». Per il ministro quello di Bancali, carenza di personale a parte, è comunque un carcere «dotato di spazi che rispondono ad un’idea positiva dell’esecuzione penale. Naturalmente – ha concluso Orlando – molto ancora è da fare». La visita del ministro della Giustizia, che due giorni fa ha rassicurato i capi degli uffici direttivi giudiziari di Sassari sulla stabilità della sezione della Corte d’appello sassarese, ha creato un po’ di malumore tra i rappresentanti sindacali che si sono sentiti esclusi. «Apprendiamo in modo casuale e con sorpresa che il ministro Orlando ha fatto visita all'istituto di Bancali – spiega Antonio Cannas della segreteria regionale della Unione dei sindacati della polizia penitenziaria – in qualità di sigla sindacale che annovera nello stesso istituto, il maggior numero di associati e dopo aver fatto 120 segnalazioni solo nell’anno in corso, tese a denunciare le innumerevoli lacune di gestione, ci aspettavamo che il ministro ci incontrasse insieme alle altre sigle sindacali. Avremo saputo, nell’occasione dipingergli il triste quadro della situazione, di cui l’amministrazione non può di certo andare fiera – aggiunge Cannas – inoltre ci chiediamo se il ministro intenda visitare l’istituto di Tempio, dove nè i colleghi e nè i detenuti usufruiscono di acqua potabile e acqua calda, nonostante, per i poliziotti, venga preteso il pagamento dell’affitto della camera, senza poter usufruire dei servizi essenziali».

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