La Nuova Sardegna

I viaggi nello spazio partiranno dalla Sardegna

di Luca Rojch
I viaggi nello spazio partiranno dalla Sardegna

Accordo tra la Virgin Galactic e la Altec per portare i turisti oltre l’atmosfera. Primi voli nel 2020. Le due società pensano alla base militare di Decimomannu

05 dicembre 2016
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SASSARI. Turisti stellari. Neanche il più creativo degli assessori regionali ci sarebbe mai arrivato. Volare nello spazio dalla Sardegna sarà presto realtà. Tutto vero. L’imbarco per la navetta intergalattica avverrà nell’aeroporto militare di Decimomannu, a bordo della Virgin Galactic. Unico trascurabile inconveniente sono i 250mila euro indispensabili per prenotare un posto nel jet stellare che raggiunge i 110mila metri per poi lasciarsi ricadere placida verso la Terra. Un affaccio sulle stelle, oltre l’atmosfera terrestre, per sentirsi per un attimo come gli astronauti veri, per toccare un pezzo di infinito.

L’accordo. Non è fantascienza, c’è anche una data per l’inizio dei voli per il 2020. È stato siglato un accordo tra la società aerospaziale privata Virgin Galactic, del visionario magnate Usa Richard Branson e la Altec, l’azienda che ha sede a Torino e di mestiere si occupa di mandare qualsiasi cosa nello spazio.

Il progetto. Il piano prevede che la navetta con a bordo sei turisti, il comandante e il coopilota, parta da un aeroporto italiano. Non servirà costruire uno scalo ad hoc. Basterà utilizzare uno di quelli che già esistono. La navetta sarà rimorchiata per i primi 15mila metri di quota da una nave madre, la Space ship two, una specie di super aereo capace di trasportare la Virgin Galactic sulle sue spalle. A quel punto la navetta si staccherà, accenderà i motori e supererà la Linea di Karman. Si trova a 100 chilometri sul livello del mare e per convenzione separa la terra dallo spazio. In altre parole distingue un volo aeronautico da uno spaziale.

La Virgin Galactic con i suoi motori arriverà fino a 110 chilometri dal suolo, a quel punto ruoterà le ali e con dolcezza tornerà verso la Terra. Un’esperienza unica, ma scordatevi le tariffe low cost di Ryanair. Chi vorrà provare l’ebrezza del viaggio spaziale dovrà sborsare 250mila euro di biglietto.

Le tappe. Entro il 2017 sarà scelto da quale aeroporto italiano sarà la base ideale per far decollare i jet delle stelle. Quello di Decimomannu è in vantaggio rispetto agli tre presi in considerazione in Veneto, Toscana e Campania. La Altec, la società che ha stretto l’accordo con Branson, ha già fatto un sopralluogo nell’aeroporto militare sardo. La lunghezza della pista è ideale e gli esperti l’hanno indicato come base perfetta per i voli suborbitali. Ed entro il 2020 il primo aereo spaziale si staccherà da terra.

Il gigante Virgin. Virgin è un marchio globale inventato dal magnate inglese Richard Branson che si occupa un po’ di tutto. Dalla musica ai viaggi oceanici, dai film alle bibite, dal fitness ai cosmetici. Da qualche anno il visionario Branson cerca di arrivare per primo nella corsa per la conquista dello spazio. Non è l’unico che ha creato una compagnia privata per organizzare viaggi nella termosfera. A contendergli il primato c’è anche l’inventore di Amazon Jeff Bezos che promette di organizzare viaggi suborbitali entro il 2018 nella sua navicella Blue Origin.

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