La Nuova Sardegna

Sap: bloccate il flusso dei migranti

 Sap: bloccate il flusso dei migranti

Il sindacato di polizia chiede la chiusura del corridoio navale con l’Algeria

04 gennaio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. «La Sardegna continua a essere meta di sbarchi di algerini che non hanno nulla a che vedere con le dinamiche di guerra. Nessuno interviene per bloccare questo flusso, nonostante gli allarmi terroristici». Il segretario del Sap, il sindacato autonomo di polizia di Cagliari, Luca Agati, reagisce così ai primi sbarchi del 2016 sulle coste del Sulcis, dove nelle ultime ore sono arrivati 46 migranti, fra i quali una donna: «A cosa serve proteggere le piazze con piloni di cemento e riempire le strade di militari se poi tolleriamo un flusso di persone che entrano con la massima facilità nel nostro Paese.Servono manovre urgenti – conclude Agati – per distruggere un ponte diretto che rischia di riempire la Sardegna di persone che, una volta ottenuto il foglio d’espulsione, saranno pronte a delinquere creando concreti e preoccupanti problemi alla sicurezza».

Il primo sbarco del 2017 lungo le coste del sud Sardegna è del giorno di Capodanno, quando un barchino con a bordo 15 algerini è approdato a Capo Sperone, nel comune di Sant'Antioco. I migranti si sono allontanati a piedi dalla costa raggiungendo la strada, dove sono stati notati da alcuni passanti che hanno chiamato il 113. A Capo Sperone sono arrivati gli agenti del Commissariato di Carbonia e gli algerini, tutti uomini giovani, sono stati visitati e identificati. Adesso saranno trasferiti nei vari centri di accoglienza dell’isola. Il barchino utilizzato per la traversata, invece, non è stato trovato nonostante le ricerche allestite nella zona dello sbarco degli algerini

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative