La Nuova Sardegna

Allarme terrorismo, la metà degli jihadisti è detenuta nelle carceri della Sardegna

L'operazione della polizia che aveva smantellato una cellula di terroristi a Olbia
L'operazione della polizia che aveva smantellato una cellula di terroristi a Olbia

La metà dei 44 islamici accusati in Italia di terrorismo internazionale sono detenuti tra Sassari e Nuoro. A Badu ’e Carros riaperta la sezione Alta sicurezza. A Bancali nell’ultimo anno 20 conversioni

07 gennaio 2017
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SASSARI. L’isola come la Guantanamo italiana. La metà dei terroristi jihadisti sono rinchiusi in due carceri sarde. Bancali a Sassari, e Badu ’e Carros a Nuoro. In tutto in Sardegna i presunti jihadisti sono 20 su un totale di 44 in Italia. Sono tutti detenuti in strutture di Alta sicurezza. Prima erano concentrati nel carcere di Rossano Calabro, ma dopo gli episodi di giubilo per le stragi di Parigi e Bruxelles si è deciso di dividerli.

Sono tutti accusati di terrorismo internazionale. Una piccola parte di loro è stata anche condannata con sentenza definitiva. Sono tutti detenuti in regime di 41 Bis. Il carcere duro, riservato di solito ai boss della mafia. L’allarme è diventato ancora più imponente dopo il monito lanciato dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

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