La Nuova Sardegna

Fallimenti, calano in Italia ma aumentano in Sardegna

Fallimenti, calano in Italia ma aumentano in Sardegna

Nel Belpaese il numero delle imprese che ha portato i libri in tribunale nei primi 11 mesi del 2016 è sceso del 7%, nell'isola è cresciuto del 19%

14 gennaio 2017
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SASSARI. Calano i fallimenti delle aziende italiane ma non in Sardegna che, invece, registra in percentuale il maggior aumento rispetto all'anno precedente.

In Italia i fallimenti sono scesi del 7% nei primi undici mesi del 2016 attestandosi a poco più di 1.000 al mese. La flessione rispetto al 2015 ha riguardato tutte le aree della Penisola, fatta eccezione appunto per Sardegna (+19,3%), che in questa spiacevole graduatorfia supera Basilicata (+14,3%) e Sicilia (8,8%).

In termini assoluti, comunque, la regione con il maggior numero di procedure aperte è la Lombardia (2.511), seguita dal Lazio (1.373) e dal Veneto (1.031). 

I dati sui fallimenti sono stati diffusi da Unioncamere-InfoCamere. In totale, in Italia, sono state 11.655 le procedure fallimentari aperte dalle imprese tra gennaio e novembre dello scorso anno, contro le 12.583 dell’analogo periodo dell’anno precedente.

A portare i libri in tribunale l’anno passato sono state in media 1,9 imprese ogni mille registrate negli archivi delle Camere di commercio.  La Lombardia in vetta nella classifica regionale per incidenza dei fallimenti sul tessuto imprenditoriale locale, con 2,6 nuove procedure ogni mille imprese. Ma al secondo posto si colloca questa volta la Toscana (2,3), seguita a ruota dal Lazio (2,2). Sul fronte opposto è la Basilicata a detenere il tasso di fallimenti meno elevato sul totale imprese (0,9 procedure aperte ogni mille imprese), rincorsa dalla Valle d’Aosta (1,2) e dal tandem formato da Calabria e Puglia (1,4).

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