La Nuova Sardegna

Denuncia l’ex per stalking a casa spunta un arsenale

di Valeria Gianoglio
Denuncia l’ex per stalking a casa spunta un arsenale

Negli appartamenti di entrambi la polizia trova fucili, mitragliette e pistole Le armi detenute legalmente ma non custodite: i due sono stati denunciati

28 gennaio 2017
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NUORO. All’inizio, agli stessi agenti della questura di Nuoro che raccoglievano la denuncia, è sembrata una vicenda di rilievo certamente penale, ma tutto sommato tristemente ordinaria, soprattutto in tempi dove le cronache raccontano di continue violenze sulle donne: c’è una lei che denuncia il suo ex convivente per minacce, molestie, litigi continui e sfiancanti. Ma di lì a qualche ora, per una sequenza imprevista di eventi, si trasforma in un vero giallo, ricco di scoperte impreviste, domande irrisolte, una denuncia per detenzione illecita di proiettili, un’altra per omessa diligenza nella custodia di armi, e il ritiro a scopo cautelare di un vero e proprio arsenale – compresa una mitraglietta modificata a colpo singolo – custodito, in parte, senza alcuna precauzione anche se in presenza di bambini. Sono due nuoresi come tanti, i protagonisti involontari della vicenda in questione. Incensurati, lavoratori saltuari, tenore di vita modesto ma dignitoso. La questura tiene riservati i loro nomi perché ci sono due bambini di mezzo e perché c’è un’arma che manca all’appello.

Tutto comincia un paio di giorni fa. È la sera del 24 gennaio quando una donna di Nuoro si presenta in questura perché vuole denunciare il suo ex convivente. «Mi molesta e mi minaccia»: racconta. E sul finale aggiunge che il suo ex, una volta, le aveva mostrato anche una pistola. Gli agenti della Volanti, guidati dal dirigente Samuele Cabizzosu, non si perdono in chiacchiere e già dopo poche ore, forti dell’articolo 39 del Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza, si presentano a casa dell’uomo per il “ritiro cautelare” delle armi. E qui cominciano le prime sorprese: nel suo appartamento nuorese l’uomo tiene un piccolo arsenale. Ha diversi fucili da caccia, un paio di carabine, alcuni fucili a pompa e persino una mitraglietta che non si può considerare più arma da guerra solo perché qualcuno tempo prima l’ha modificata così da sparare un colpo singolo. Gli agenti lo accertano in pochi istanti: le armi sono tutte detenute in modo legale. Ciò che invece l’uomo non poteva tenere in casa perché non aveva i permessi necessari, sono alcune munizioni, sia come quantità, sia come tipo. E per questo si becca una denuncia per detenzione illecita di munizionamento.

Ma le sorprese, evidentemente, non finiscono lì: dopo un rapido controllo nelle loro banche dati, gli agenti delle Volanti scoprono che anche la ex convivente, risulta in possesso di una licenza per la detenzione di armi. Così, sempre per scongiurare situazioni di pericolo potenziale, gli agenti si dirigono anche a casa sua. E qui fanno la scoperta più inattesa: anche la donna tiene diverse armi in casa e le custodisce senza alcuna cautela, in un armadio senza serratura. E poco importa se in casa ci sono due bambini. La polizia sequestra tutto e denuncia la donna per omessa diligenza nella custodia delle armi. Ma l’indagine sulla insolita ex coppia vanno avanti: la polizia vuole capire se davvero i due avevano i requisiti per avere la licenza per la detenzione di armi. E devono capire anche che fine ha fatto l’unica arma che manca all’appello.

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