La Nuova Sardegna

Eurallumina verso il riavvio dopo 8 anni

di Tamara Peddis
Eurallumina verso il riavvio dopo 8 anni

La conferenza di servizi giudica “non vincolante” il parere negativo del Mibact sull’impatto ambientale della struttura

10 febbraio 2017
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PORTOVESME. Il progetto sulla ripresa produttiva dell'Eurallumina di Portovesme ha ottenuto le autorizzazioni ambientali dalla conferenza di servizi che si è chiusa mercoledì in Regione, dopo il rinvio dello scorso 31 gennaio. «Una montagna è stata scavalcata, ma la lotta continua», dice Antonello Pirotto, uno degli operai più agguerriti nella battaglia per il lavoro.

Al termine della riunione i lavoratori, e le loro famiglie che manifestavano di buon mattino davanti alla sede della Regione, hanno lanciato urla di speranza per un altro ostacolo superato. Le tute verdi hanno subito sciolto il presidio in viale Trento e terminato l’occupazione nella sala riunioni del palazzo regionale che avevano iniziato la notte del 31 gennaio, quando si era interrotta la conferenza di servizi per il parere negativo del Ministero dei beni e delle attività culturali in materia paesaggistica. Nell'aggiornamento dei lavori che si sono chiusi ieri, la conferenza ha ritenuto non vincolante per l'intero progetto il parere negativo del Mibact, definito dalla Regione “non ostativo”.

Dopo otto anni di lotta, le tute verdi guardano al futuro con più fiducia. Da qui all’avvio vero e proprio dei lavori all’interno della fabbrica di Portovesme ci sono ancora diversi passaggi burocratici. Ieri pomeriggio, al termine della conferenza, l’assessore regionale all'ambiente Donatella Spano, accompagnata dall'assessore all'urbanistica Cristiano Erriu, ha comunicatol ’esito della riunione agli operai che stazionavano davanti alla sede regionale: «La Conferenza dei servizi si è conclusa –  ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra il ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. La Rusal, la multinazionale russa che ha presentato il progetto di rilancio dell'Eurallumina di cui è proprietaria, ha chiesto dai 30 ai 40 giorni per presentare altra documentazione utile per chiarimenti sull'ampliamento del bacino dei fanghi rossi. Non appena si concluderà l'istruttoria,  predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta».

Parole che hanno acceso gli animi dei lavoratori che sono scoppiati in un applauso quando Antonello Pirotto ha urlato al megafono : «E domani i cancelli dell'Eurallumina saranno ancora aperti».

C'è però anche un' altro aspetto: le valutazioni economiche che dovrà fare la Rusal sulla base delle autorizzazioni (che in certi casi comportano anche qualche modificazione del progetto) decise durante la conferenza. Se non ci sarà nessuno ostacolo su questi passaggi, entro l'estate potrebbero iniziare i lavori per la realizzazione del nuovo progetto all’interno della fabbrica. Sono stati stimati 18 mesi per realizzare le opere. Lavori che comporterebbero l'assunzione di circa 100 lavoratori ai quali si aggiungerebbero poi i 300 diretti e gli appalti con la fabbrica in piena attività. Posti di lavoro e buste paga, dunque. È questo per i lavoratori l’ossigeno che il Sulcis Iglesiente aspettava da anni.

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