La Nuova Sardegna

Un’altra “big” per il rilancio di Sbs

di Simonetta Selloni
Un’altra “big” per il rilancio di Sbs

Cassa Depositi e prestiti entra in Bonifiche Ferraresi: il titolo sale in Borsa. In primavera via a coltivazioni bio su 500 ettari

15 febbraio 2017
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ARBOREA. C’è un nuovo tassello nel corposo piano di investimenti di Bonifiche Ferraresi, il colosso agricolo – la maggiore società europea per superficie, quotata in Borsa – che appena venerdì scorso, con l’acquisizione della Società bonifiche sarde ha portato a 7mila gli ettari di superficie utilizzata, contando i circa mille ettari portati in dote da Sbs. Con una complessa operazione conclusa lunedì, Cassa Depositi e prestiti, attraverso il suo strumento di investimenti Cdp Equity, entra infatti come nuovo azionista nella compagine societaria. La mossa prevede un aumento di capitale di circa 60 milioni di euro, e l’emissione da parte di Bonifiche Ferraresi di un prestito obbligazionario convertendo in favore di Cdp Equity. Quest’ultima apporterà a Bonifiche Ferraresi Holding 50 milioni di euro e riceverà 50mila obbligazioni che potranno essere convertite in nuove azioni della società.

Un passo fondamentale, in linea con i progetti di sviluppo esposti dall’ad di Bonifiche Ferraresi, Federico Vecchioni, al momento della firma dell’acquisizione di Sbs: la creazione del più importante hub di servizi che copre tutto il settore dell’agroalimentare, e nel quale Società bonifiche sarde manterrà una sua specificità. «Abbiamo sempre ritenuto la Sardegna una delle regioni vocate per sviluppare tutte le filiere di produzione biologiche – aveva detto Vecchioni –. Come già fatto per le nostre aziende presenti in provincia di Ferrara e di Cortona, i nostri investimenti saranno diretti sia all'introduzione dei più avanzati sistemi di lavorazione attraverso agricolture di precisione sia di nuove coltivazioni sempre nel pieno rispetto della tradizione agricola». Bonifiche Ferraresi ha già come azionisti (dal 2015) aziende leader dell’agroalimentare – ad esempio Bios Line nell’ambito della trasformazione delle erbe officiali, Farchioni per l’olio, Ocrim per la realizzazione dei molini; questo proietta Sbs verso un futuro inserimento a pieno titolo dei mercati della grande distribuzione e all’esportazione dei prodotti biologici.

Il piano industriale di Bonifiche Ferraresi convince quindi un investitore di spessore quale Cdp Equiti, e porta come conseguenza l’allargamento dell’azione ad ambiti complementari con quello agricolo: consulenza, trasformazione e commercializzazione della merce, la verticalizzazione delle filiere e l'ampliamento del comparto produttivo che si estende alle diverse categorie merceologiche.

Dopo l’aumento di capitale e l’emissione del prestito obbligazionario, Bonifiche Ferraresi andrà verso il delisting, e al suo posto sarà quotata in Borsa BF Holding. L’ingresso del nuovo azionista ha già provocato un rialzo del titolo di Bonifiche Ferraresi a Piazza Affari, segno che il mercato ha accolto con favore questa mossa. Intanto, già dalla primavera Bonifiche Ferraresi metterà in produzione 500 dei mille ettari acquisiti con Sbs: erbe aromatiche per la filiera bio. Così si riparte, ma questa volta gli scenari e le prospettive, per l’ex azienda agricola pubblica sarda, sono di portata europea.

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