Diffamazione, a giudizio la Moi
L’europarlamentare del M5s scrisse frasi pesanti contro l’Ifold
CAGLIARI. Accusata di diffamazione via internet, l’europarlamentare del M5s Maria Giulia Moi è stata rinviata giudizio dal gup Giovanni Massidda. La richiesta di processare l'esponente grillina era arrivata dal pm Enrico Lussu per alcune frasi che la parlamentare avrebbe rivolto - usando il web - ad alcuni responsabili della società Ifold, Istituto di formazione e lavoro per le donne finito poi al centro di un'inchiesta della Procura dopo una querela della stessa Moi, su cui però ora pende una richiesta di archiviazione. Le presunte frasi diffamatorie nei confronti di Ifold risalgono al 2011, prima dunque che Moi venisse eletta a Bruxelles. Ma l'indagine del pm Lussu approdò solo in un secondo momento all'europarlamentare: la querela, infatti, era stata presentata contro ignoti dagli avvocati della Ifold, Alessandra Viana, Massimo Massa e Rita Dedola. Gli esperti della Procura avevano poi scoperto che dietro l'utente anonimo che aveva inviato le email ritenute offensive c'era l'attuale esponente grillina. Terminate le indagini il sostituto procuratore Enrico Lussu aveva chiesto l'archiviazione, ma il gip Maria Cristina Ornano si era opposto.