La Nuova Sardegna

Presidenza dell’anci

Il tribunale non decide e rimanda al Tar

Il tribunale non decide e rimanda al Tar

CAGLIARI. Neanche il giudice decide di decidere. La battaglia sulla presidenza dell’Anci diventa una lotta infinita. Il giudice del tribunale civile di Cagliari si è giudicato non competente sulla...

24 febbraio 2017
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CAGLIARI. Neanche il giudice decide di decidere. La battaglia sulla presidenza dell’Anci diventa una lotta infinita. Il giudice del tribunale civile di Cagliari si è giudicato non competente sulla decisione e ha affidato tutto al Tar. Di fatto ha accolto l’istanza degli avvocati Mauro Barberio e Stefano Porcu, difensori dell'Anci, che avevano sollevato dubbi sul conflitto di giurisdizione, ritenendo la materia di competenza dei giudici amministrativi. Il giudice Ignazio Tamponi, che ha rigettato i due ricorsi presentati da Giuseppe Ciccolini, il sindaco Pd di Bitti che era in corsa per la presidenza dell'associazione dei Comuni sardi, poi andata ad Emiliano Deiana, sindaco di Bortigiadas, anche lui Pd. Sarà il Tar ora a decidere chi ha ragione.

Ciccolini, difeso dall'avvocato Francesco Stara, aveva prima presentato ricorso contro la sua mancata elezione nell'assembla di autunno: raccolse 152 voti, ma uno in meno rispetto al quorum fissato a 153. Poi aveva impugnato la recente elezione di Deiana, avvenuta il 30 gennaio. Ma c’è un’altra incognita. Il Tar potrebbe non potersi pronunciare perché sul primo ricorso sarebbero già scaduti i termini di legge. «Le mie ragioni non sono state rigettate – dice Ciccolini –. Semplicemente il giudice non si è dichiarato competente per prendere la decisione. Valuteremo con la maggioranza dei sindaci le azioni da intraprendere nei prossimi giorni. Siamo preoccupati per i comuni perché serve una guida autorevole. Questa fase di incertezza formale, con un presidente Anci delegittimato e minoritario, non aiuta nessuno. In queste settimane per fortuna almeno la matematica non ha subito trasformazioni. 108 rimane sempre inferiore a 152 e questo principio prima o poi verrà affermato. Chi è stato eletto con l'imbroglio verrà smascherato e i complici di questa vicenda surreale dovranno chiedere scusa ai sindaci che oggi ne subiscono le conseguenze». Più distensive le parole di Deiana. «Sono sempre stato sereno: da parte mia c'è una mano tesa a Giuseppe Ciccolini – afferma –. C'è la voglia di lavorare assieme per il bene dell'Anci e della Sardegna gli impegni sono tanti e enormi».

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