La Nuova Sardegna

Campo progressista, il debutto nell’isola

Campo progressista, il debutto nell’isola

Nasce a Sinnai il primo gruppo legato a Pisapia: ci sono ex Sel, Centro democratico e Rossomori

25 febbraio 2017
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SINNAI. Parte da Sinnai l’avventura sarda del Campo progressista. Con l’adesione del sindaco Matteo Aledda, di quattro assessori e otto consiglieri comunali è nato il primo gruppo consiliare legato al progetto dell’ex sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. A tenerlo a battesimo il senatore Luciano Uras, il deputato Roberto Capelli e l’assessore regionale Claudia Firino. «Non un partito, ma un sodalizio di esponenti di associazioni, amministratori, volontariato laico e cattolico», sottolineano i componenti del nuovo gruppo. Che in effetti nasce da esperienze molto diverse tra loro. Ci sono gli ex Sel che non hanno voluto aderire alla Sinistra italiana di Vendola, ma anche il Centro democratico di Tabacci. E a Sinnai scelgono i Progressisti anche i Rossomori, che, invece, a livello regionale hanno rotto con la maggioranza di centrosinistra.

«A Sinnai otto consiglieri comunali, di provenienze politiche diverse, di sinistra, cattoliche, identitarie sardiste hanno costituito il gruppo dei Progressisti sardi – si legge nella nota della nuova formazione politica che debutterà ufficialmente a Roma l’11 marzo –. Il primo esempio di donne e uomini appassionati di politica per una buona amministrazione della loro comunità, che si sono uniti nell'idea del campo progressista. Una delle parole d'ordine ricorrenti lanciate da Giuliano Pisapia nelle scorse settimane è stata "territorio", centralità delle "periferie", riconoscimento del civismo democratico come sede della migliore pratica di impegno per la comunità e i luoghi a cui si appartiene».

L'iniziativa, battezzata dal sindaco di Sinnai Matteo Aledda, espressione di una coalizione giovane e al femminile, con un augurio di buon lavoro, ha visto spettatori diversi amministratori e consiglieri comunali di tanti comuni del territorio. Sandro Serreli, predecessore di Aledda, ha introdotto il dibattito definendo l'iniziativa come «una rispettosa anticipazione della grande semina che ci aspetta. Per la prima volta dopo anni vediamo che tante persone impegnate si uniscono per dare vita a un progetto che nasce nei luoghi della vita quotidiana e che evita di presentarsi come una proposta calata dall'alto. Bisogna abbandonare le pratiche di colonizzazione tipiche di certa politica, quella che pensa a se stessa piuttosto che pensare ai cittadini».

Al Campo progressista di Giuliano Pisapia, in Sardegna, hanno aderito anche il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e il deputato Michele Piras, che ha seguito Arturo Scotto nello strappo di Sinistra italiana. Guarda al progetto dell’ex sindaco di Milano anche il senatore Pd Luigi Manconi.

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