La Nuova Sardegna

immigrazione

Sgominata la banda che offriva supporto ai clandestini

Sgominata la banda che offriva supporto ai clandestini

CAGLIARI. Otto persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Cagliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Avevano creato una struttura, attiva almeno dal 2015 e con...

07 marzo 2017
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CAGLIARI. Otto persone sono state arrestate dalla squadra mobile di Cagliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Avevano creato una struttura, attiva almeno dal 2015 e con fiancheggiatori in tutta Italia, che forniva in cambio di denaro documenti falsi e aiuto logistico a persone che cercavano di raggiungere dall’Italia altri Paesi europei. L’organizzazione si occupava di portare i migranti oltre le frontiere, ma il business più redditizio era la falsificazione di documenti, come la ricevuta di protezione internazionale. Il capo della banda era l’algerino Nabil Sadkri, 30 anni, in Italia da più di 10 anni sposato con Simona Durzu, cagliaritana di 35 anni, ritenuta sua complice. I due, grazie alla loro conoscenza degli ’sbarchi diretti che da anni interessano le coste sud occidentali della Sardegna, avevano creato una rete di contatti. Oltre al trasporto, offrivano anche un servizio a pagamento per i migranti in cerca di un documento falso. Un business con tariffe variabili tra i 100 e i 400 euro a seconda del documento da falsificare. La coppia aveva almeno altri sei complici, un marocchino e cinque algerini, tra Roma e Sassari. Tra i documenti più richiesti c’era la ricevuta dell’istanza di protezione internazionale. Un’attestazione che permette una discreta libertà di movimento, senza però compromettere la possibilità di richiedere, una volta raggiunta la meta, una richiesta di protezione internazionale, eludendo le regole della Convenzione di Dublino.

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