La Nuova Sardegna

Ganau: «Più fondi alle strutture»

Ganau: «Più fondi alle strutture»

Centri antiviolenza, il presidente del Consiglio assicura maggiore impegno

09 marzo 2017
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CAGLIARI. Per tante donne rappresentano l’unica luce nel buio. I centri antiviolenza e le case rifugio sono spesso l’unica possibilità di salvezza, perché in quell’ambiente dove gentilezza e competenza vanno a braccetto, si può recuperare la serenità perduta. Un’aosi non solo per le donne ma anche per i loro figli. L’importanza delle strutture che operano nell’isola, 9 centri e 4 case rifugio, è stata sottolineata durante il corteo a Cagliari dal presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau. A fine dicembre la giunta ha deliberato lo stanziamento di un milione di euro: l’importo arriva in ritardo, servirà a coprire le spese sostenute dai centri nel 2016 e ad avviare l’attività nell’anno in corso. Poco prima le donne aveva protestato e minacciato a malincuore la possibilità di abbassare la serranda per l’assenza di sostegno da parte della politica regionale. Un danno senza dubbio gravissimo. Perché come ha detto Gianfranco Ganau «i dati nazionali sono allarmanti. 116 donne uccise nel 2016, quattro nei primi mesi di quest'anno». In Sardegna una giovane madre uccisa a Iglesias appena pochi giorni fa, a novembre il brutale uxoricidio a Sassari. «La situazione grave ci inchioda a responsabilità e azioni decisamente più incisive – aggiunto Ganau –. Ecco perché come consiglio regionale non possiamo far mancare il supporto anche economico a queste realtà che quotidianamente svolgono un lavoro straordinario». In questo senso ha anticipato l'impegno dell'Assemblea, che a breve discuterà la legge di Stabilità 2017, per incrementare i fondi a sostegno dei centri antiviolenza.

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