La Nuova Sardegna

Terre ai giovani: la sfida degli under 40 è cominciata

Terre ai giovani: la sfida degli under 40 è cominciata

Assegnati a dieci giovani quasi settecento ettari di terreni incolti o abbandonati. Il neo assessore Pier Luigi Caria: «La Sardegna deve ripartire dalle nuove generazioni»

11 marzo 2017
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CAGLIARI. L’appena nominato assessore all’agricoltura, Pier Luigi Caria, miglior ribalta no poteva scegliere per l’esordio. È stato lui a firmare il primo protocollo con cui la Regione e le sue agenzie hanno assegnato a dieci giovani, tutti sotto i 40 anni ma uno ha appena festeggiato i 18, quasi settecento ettari di terre finora incolte o abbandonate.

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Il bando «Terra ai giovani» è una di quelle belle notizie che farebbero felice chiunque. «È dalle nuove generazioni che la Sardegna deve ripartire per credere, con decisione, di avere un futuro anche in agricoltura», ha detto l’assessore, circondato dai vincitori della gara. «Abbiamo lanciato una sfida importante e siamo al taglio del nastro, ha aggiunto Gianluca Serra, capo di gabinetto della presidenza della giunta dopo aver ringraziato il precedente assessore: a proporre per prima l’idea è stata Elisabetta Falchi, che s’è dimessa a dicembre 2016. Degli undici lotti messi a gara, dieci sono stati assegnati. «Abbiamo ricevuto 128 domande per l’assegnazione – è la ricostruzione di Marina Ibba, direttrice generale dell’Agenzia Laore – e tutte molto interessanti». Scegliere le dieci vincitrici non è stato facile, ma ha avuto la meglio chi è stato capace di proporre i progetti più innovativi in ogni fase, dalla produzione alla vendita.

La firma dei contratti è stata una festa, perché – come ha detto Caria – «l’agricoltura non è più vista dai giovani come un lavoro rifugio o scelto per disperazione». Il mercato c’è, bisogna saperselo conquistare e la tecnologia, come ha detto di recente anche il presidente Francesco Pigliaru, «è la strada giusta per diventare quel’agricoltura di alta qualità e precisione che deve diventare la nostra eccellenza».

I dieci vincitori, che pagheranno un canone agevolato che va dai mille ai 4mila euro l’anno, non saranno lasciati soli. Il direttore generale dell’assessorato all’agricoltura, Sebastiano Piredda, ha confermato che «saranno diversi i finanziamenti per l’avvio delle imprese e garantire il massimo del reddito». Presto ci saranno altri bandi, questo era solo una primizia. (ua)

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