Sardegna maglia nera dell’export, nel 2016 ha perso l’11 per cento
Eppure, i dati del quarto trimestre mostrano le esportazioni di tutte le ripartizioni territoriali in crescita rispetto al trimestre precedente
SASSARI. La Sardegna ha indossato la maglia nera nel settore dell’export facendo registrare un preoccupante -10,9 per cento. Eppure, i dati del quarto trimestre mostrano le esportazioni di tutte le ripartizioni territoriali in crescita rispetto al trimestre precedente: +5,3 per cento per l’Italia meridionale e insulare, +4,2 per cento per l’Italia centrale, +2,8 per le regioni nord-orientali e +1,6 per cento per quelle nord-occidentali.
Tornando al risultato dell’intero anno, le regioni che contribuiscono di più alla crescita delle esportazioni nazionali sono, oltre alla Basilicata, Lombardia (+0,8 per cento), Emilia-Romagna (+1,5 per cento), Friuli-Venezia Giulia (+6,3, per cento), Veneto (+1,3%), Abruzzo (+9,7 per cento), Marche (+5,6 per cento), Lazio (+3,0 per cento) e Liguria (+7,7 per cento). Più in dettaglio, l'aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata, di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Liguria e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche contribuisce alla crescita dell'export nazionale per un punto percentuale.
Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e di autoveicoli dal Piemonte fornisce un contributo negativo per mezzo punto percentuale alle vendite nazionali sui mercati esteri. Le vendite dalla Basilicata e dal Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti e quelle dalla Toscana verso la Svizzera e la Francia forniscono un impulso positivo all'export nazionale, mentre flettono le vendite del Piemonte verso gli Stati Uniti e del Lazio verso il Belgio.