La Nuova Sardegna

Prestiti e mutui: un sardo su tre indebitato

Prestiti e mutui: un sardo su tre indebitato

Il 37,5 per cento ha un finanziamento attivo. Le rate più basse d’Italia si pagano nel Medio Campidano: 279 euro

21 marzo 2017
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SASSARI. Rispetto al 2015, in tutta Italia, la quota di chi ha acceso un finanziamento ha superato il 34 per cento, e ha fatto segnare un incremento dell’1,8 per cento.

Lo dice il Crif, che gestisce il principale sistema di informazioni creditizie attivo in Italia che ha permesso di mettere a fuoco anche la situazione della Sardegna e i dati relativi alla percentuale di persone che hanno finanziamenti attivi, oltre alla valutazione del peso dell’indebitamento pro capite. Un report che pone la Sardegna nel gruppetto di testa quando si tratta di valutare il valore percentuale dei sardi che hanno finanziamenti attivi. L’isola, invece, fa parte del drappello di coda quando si tratta di misurare il peso dell’indebitamento, in cui la Sardegna è perfettamente allineata con il resto del Sud Italia e molto distante dalle regioni del Nord che hanno un’indebitamento medio molto più consistente.

Il numero maggiore di finanziamenti attivi è stato quindi registrato in Toscana (40 per cento) ma la Sardegna segue a ruota con il 37,5 per cento, che rappresenta un valore di gran lunga al di sopra della media del Mezzogiorno. In questo caso la posizione dell’isola è contesa solo dal Friuli Venezia Giulia e dalle aree industrializzate del Nord Italia.

Molto diversa è la classifica dell’indebitamento: la media è di 34mila euro, ma nelle regioni del Nord si superano i 40mila euro per colpa del maggior peso dei mutui. La Lombardia comanda la graduatoria nazionale con circa 43mila euro di debito medio procapite. Un divario evidente con le regioni del Mezzogiorno che, in media, hanno un indebitamento molto inferiore. La Sardegna ha fatto registrare una media di 26mila euro, con una rata di 308 euro, mettendo in evidenza una forbice molto ampia con le regioni del Nord che però è dettata da abitudini diverse perché si tende a restare nella casa di famiglia o, quando possibile, ad attingere ai risparmi.

La forma di finanziamento più utilizzata, l’hanno scelta il 43 per cento degli italiani, è quella del prestito finalizzato, ovvero quello legato all’acquisto di beni di consumo o durevoli, mentre il credito immobiliare sfiora quota 23 per cento, con un incremento registrato nel 2016 pari al 3,1 per cento.

Tra i calcoli del Crif spicca anche un primato registrato in Sardegna. Infatti, nella provincia del Medio Campidano è stata riscontrata la rata mensile più legger: in media nell’area centro occidentale del’isola si pagano appena 279 euro. Un primato insidiato da un’area confinante perché il Medio Campidano precede di pochissimo la provincia del Sulcis Iglesiente che insegue a poca distanza insieme alle province di Reggio Calabria, Crotone e Vibo Valentia che danno vita a un derby tutto sardo–calabrese che si contende la rata mensile più bassa.

Il rapporto più altro tra la popolazione e il numero di creditori attivi è invece stato registrato a Livorno, in Toscana, con una percentuale pari al 43,9 mentre il minor numero di creditori attivi è quello della provincia di Bolzano, dove appena il 17,3 per cento della popolazione ha un debito con gli istituti di credito.

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