La Nuova Sardegna

il progetto

Stintino, via la strada asfaltata per mettere in salvo la Pelosa

di Gianni Bazzoni
Stintino, via la strada asfaltata per mettere in salvo la Pelosa

STINTINO. Troppo bella per essere sprecata e per non pensare a forme di tutela che la conservino il più a lungo possibile. La spiaggia della Pelosa è uno di quei luoghi che toglie il fiato quando...

21 marzo 2017
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STINTINO. Troppo bella per essere sprecata e per non pensare a forme di tutela che la conservino il più a lungo possibile. La spiaggia della Pelosa è uno di quei luoghi che toglie il fiato quando superi quella collina di asfalto che poi ti proietta verso il mare che ha i colori del paradiso e si specchia sull’Isola Piana e l’Asinara. Ogni anno le classifiche la indicano sempre ai primi posti in Europa e ci sono campagne pubblicitarie dove l’immagine della Pelosa è stata spacciata - in maniera fraudolenta - per i Caraibi.

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Il Comune di Stintino ormai da anni ha lanciato l’invito a entrare “in punta di piedi” alla Pelosa, con grande rispetto. Ma l’assalto dei bagnanti è la testimonianza concreta del gradimento popolare verso quell’angolo incantato. Così è nato il Piano di tutela, un progetto che si è mosso tra mille difficoltà e ingranaggi burocratici ma che ora sta per entrare nella fase di attuazione. E l’idea è di quelle che non lasciano spazio alle mezze misure: via la strada asfaltata che passa davanti al Roccaruja - voluto dal mitico presidente dell’Inter Angelo Moratti - per fare rinascere la spiaggia della Pelosa. Il progetto ha superato la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) e adesso si avvia alla fase definitiva. Oltre al taglio della strada, l’operazione prevede la ricostituzione del sistema dunale e della vegetazione. L’intervento - secondo le valutazioni tecniche - potrebbe essere realizzato con l’utilizzo della sabbia sottomarina che si deposita all'ingresso del porticciolo dell’ “Ancora”. Sabbia ricca di materiale organico in grado di innescare il sistema dunale.

La settimana scorsa sono state consegnate al Comune le immagini aeree fatte con l’ausilio di un drone su tutta l’area interessata. L’obiettivo era anche quello di individuare alcuni spazi che potrebbero rientrare in un piano di espropri finalizzati a ricondurre i terreni nel “patrimonio” dunale, così da essere rinaturalizzati. Il tratto indagato è quello compreso tra la spiaggia del Gabbiano e l’albergo Roccaruja, sia a monte che a valle della strada alle spalle della Pelosa e di aree condominiali private.

«Dobbiamo salvare la Pelosa – dice il sindaco di Stintino Antonio Diana – per questo pensiamo di portare a breve il progetto definitivo in sede di conferenza di servizi. A fine stagione estiva 2017 confidiamo di partire con il progetto che consentirà di eliminare la strada asfaltata della Pelosa, e questo permetterà di dare nuova vita alle collinette di sabbia che potranno ricostituire un prezioso sistema dunale in grado di alimentare la spiaggia. Si sta studiando un protocollo proprio per la salvaguardia delle dune». Per i lavori sono disponibili 5,5 milioni di euro, ma l’amministrazione comunale punta più in alto. «Abbiamo inoltrato richiesta di finanziamento alla Regione di 2,9 milioni di euro – prosegue Diana –, serviranno per realizzare i parcheggi e un sistema di mobilità sostenibile».

Il progetto del Comune, inoltre, prevede il posizionamento di un sistema di passerelle in legno in aggiunta a quelle già esistenti che, assieme alle barriere installate da dieci anni sulla spiaggia hanno evitato l'erosione delle dune. La nuove passerelle che sostituiranno la strada saranno sollevate da terra, per favorire lo scambio della sabbia e consentiranno il passaggio di mezzi elettrici leggeri. «Le aree parcheggio – spiega il sindaco – ci permetteranno di contingentare il numero delle auto e, contemporaneamente, fungeranno da siti di interscambio. Le persone lasceranno la loro vettura e prenderanno i mezzi pubblici o le biciclette». Piste ciclabili e stazioni di bike sharing con bici a pedalata assistita sono gli ulteriori progetti sui quali si sta concentrando l’amministrazione stintinese con il completamento del tracciato per le due ruote.

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