La Nuova Sardegna

Le Strade del vino portano ai Territori

di Marco Bittau
Le Strade del vino portano ai Territori

La Regione in campo per la riscoperta dei borghi rurali. Presentato un ricco calendario di eventi: il via il 17 giugno a Nuoro

06 aprile 2017
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OLBIA. Dall’avventura pionieristica delle “Strade del vino” ai promettenti e fascinosi “Territori del vino e del gusto”, ancora più ricchi di storia e ancora più votati alla valorizzazione delle eccellenze del patrimonio identitario, culturale e paesaggistico della Sardegna. La Regione, forse per la prima volta, scende in campo con consapevole decisione (risorse tecniche, progetti e finanziamenti) sul promettente mercato del turismo enogastronomico e sulla riscoperta dei borghi rurali. Così dall’assessorato regionale al Turismo spunta un nuovo programma di cooperazione interregionale denominato appunto “Territori del vino e del gusto” che bene si sposa con il programma di marketing territoriale “Strade del vino” avviato e consolidato in tutta l’isola dall’Agenzia regionale Laore. Già pronto il calendario degli eventi: si parte il 17 giugno a Nuoro, poi i 1 luglio a Baunei in Ogliastra, il 15 luglio a Orosei in Baronia, il 5 agosto ad Aggius in Gallura, il 26 agosto a Sant’Antioco nel Sulcis e il 9 settembre a Cabras nell’Oristanese. Tutte manifestazioni di grande richiamo turistico. Vere e proprie feste del vino e del gusto.

In vista del primo appuntamento, quello di Nuoro, è già a lavoro la macchina organizzativa condotta dal team dell’agenzia Laore guidato da Luigi Cau e dai presidenti delle Strade del cannonau (Lino Fancello) e del vermentino di Gallura (Paolo Manca). A lavoro anche il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che ha garantito il supporto necessario. Proprio il team Laore e i presidenti delle Strade del vino hanno messo a punto i dettagli del progetto complessivo nei giorni scorsi alla Bit di Milano direttamente con l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas. Tutti d’accordo e tutti disponibili: «Ci sono le risorse tecniche e quelle finanziarie. È la strada giusta da seguire».

Evidenti gli obiettivi della Regione: rafforzare l'attrattività dei borghi rurali di eccellenza; valorizzare le risorse ambientali, culturali e architettoniche presenti nei territori rurali della Sardegna; promuovere e valorizzare le produzioni vitivinicole, agroalimentari e artigianali tipiche; creare reti di collaborazione territoriali per destagionalizzare l'offerta turistica. Insomma, mettere in vetrina il meglio dell’isola, però con mano sapiente, evitando cioè la tentazione insidiosa della sagra paesana.

Gli obiettivi della Regione coincidono con l’attività svolta dalle Strade del vino della Sardegna, in più il valore aggiunto dei borghi d’eccellenza da riscoprire. Un giusto premio al lavoro svolto dalle Strade del vino (almeno quelle ancora attive come la Strada del cannonau, la Strada del vermentino di Gallura, la Strada della Malvasia a Bosa) che tra mille difficoltà e ristrettezze economiche hanno comunque spalancato le porte verso l’enoturismo. Oggi le Strade del vino viaggiano spedite verso la costituenda Federazione delle Strade. Un passo avanti verso il futuro.

@marcobittau

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