La Nuova Sardegna

Addio a Migaleddu medico e ambientalista

di Luca Fiori
Addio a Migaleddu medico e ambientalista

Il radiologo sassarese ha avuto un malore in auto: trovato da alcuni passanti Tra le sue ultime battaglie quella contro la chimica verde a Porto Torres

10 aprile 2017
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SASSARI. Ha dedicato la sua vita in prima fila per la salute pubblica e la tutela ambientale. Era una vera e propria missione quella di Vincenzo Migaleddu, medico radiologo sassarese di 65 anni da compiere a novembre, presidente regionale dell’Isde (Medici per l’Ambiente), scomparso ieri pomeriggio a causa di un malore che lo ha colpito all’interno della sua auto a pochi chilometri da Nuoro.

Sono stati alcuni passanti poco dopo le 16 a notare il corpo dell’uomo all’interno della sua auto ferma sulla strada provinciale 45. Sul posto si sono precipitati gli agenti della squadra volante di Nuoro e un’ambulanza del 118. Purtroppo per il medico non c’era più niente da fare. La salma è stata trasportata nella camera mortuaria dell’ospedale San Francesco in attesa che il magistrato di turno decida se far eseguire l’esame autoptico o restituirla ai familiari. Migaleddu ha svolto per più di 35 anni la sua attività professionale, di ricerca e di docenza quale medico specializzato in diagnostica per immagini presso strutture pubbliche e fondazioni quali l’Istituto di Scienze Radiologiche dell’Università di Sassari e l’Asl di Nuoro. Proprio stamattina a Nuoro avrebbe dovuto tenere una lezione e per questo motivo si era fermato nel capoluogo barbaricino di rientro da un convengo a cui aveva preso parte sabato a Cagliari. «Non riesco a crederci - ha commentato l’ambientalista Angelo Cremone - sabato sera eravamo insieme per un’iniziativa ambientalista e stava bene. È una grave perdita per gli amici e per tutto il movimento ambientalista». Vincenzo Migaleddu, sposato e padre di due figli, da oltre 10 anni aveva intensificato la sua attività di ricerca sulle problematiche ambientali svolgendo consulenza gratuita per il Wwf di cui era membro dal 2004. Dal 2005 al 2007 è stato consulente, a titolo gratuito, presso l’assessorato alla Sanità della Regione Autonoma della Sardegna nel gruppo tecnico ambiente e salute.

Tra le sue ultime battaglie quella contro la chimica verde a Porto Torres. «Siamo la regione più inquinata d’Italia - aveva detto durante un convegno - peggio della Campania. E ora vogliamo aggiungere inquinamento all’inquinamento. La centrale a biomasse annunciata non è così “verde” come qualcuno vuol farci intendere». Nel 2015 aveva promosso un workshop internazionale sulla salute globale ad Abbasanta, portando come ospite Vandana Shiva, una delle più autorevoli voci mondiali in difesa della natura e della sua biodiversità, attivista politica, fisica, ecologista e ambientalista. «La Sardegna ha perso uno dei suoi figli migliori - hanno scritto in tanti ieri per ricordarlo sui social network- un valoroso difensore dell’ambiente e della salute dei sardi. L’isola perde uno scienziato innamorato di questa terra, un militante coraggioso dell’ambiente. Mancherà molto».

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