La Nuova Sardegna

Bandi per la pesca, pioggia di euro

Bandi per la pesca, pioggia di euro

In arrivo più di tre milioni per attrezzature, nuove assunzioni e acquacoltura

15 aprile 2017
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SASSARI. Dieci bandi da più di 3 milioni di euro. L’assessorato dell’Agricoltura ha pubblicato dieci nuovi bandi, coperti da 3milioni e 251mila euro, dedicati alla pesca e all’acquacoltura. I contributi sono destinati all’acquisto di attrezzature di bordo, alla sostituzione o all’ammodernamento dei motori e per l’avvio delle attività dei nuovi o giovani pescatori. Ma ci sono anche interventi che garantiscono la conservazione degli ecosistemi, la formazione e la tutela della salute degli operatori. Le risorse fanno parte del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, cofinanziato da Unione europea, Stato e Regione. La fase di presentazione delle domande si chiuderà il 26 maggio ma saranno aperte altre due finestre dal 10 luglio all’8 settembre e dal 6 novembre al 29 dicembre.

Il conto dei finanziamenti negli ultimi dieci mesi ammonta a più di 22milioni e mezzo di euro. «Stiamo sostenendo con attenzione la pesca. Siamo convinti possa esprimere esperienze imprenditoriali importanti che favoriscano il ricambio generazionale, il consolidamento e il miglioramento delle attività già esistenti – dice l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria – l’obiettivo di favorire il superamento delle criticità per il settore. Abbiamo scritto al ministro della Salute per l’apertura nel porto di Olbia di un secondo punto di ispezione frontaliera. Faremo lo stesso, sollecitando il ministro Martina, per le ripartizioni delle quote di tonno rosso e pesce Spada da cui la Sardegna è esclusa».

Con 700mila euro la misura dedicata al miglioramento delle condizioni di igiene, salute, sicurezza e lavoro dei pescatori è l’intervento con la maggiore dotazione finanziaria. A seguire, con 500mila euro, la misura 1.38 dedicata agli investimenti per attrezzature che riducano le catture indesiderate di pesci o destinati alla protezione delle catture da attacchi di mammiferi o uccelli protetti. Con 400mila euro ci sono poi le misure 1.41.1 e 2.50: la prima per ridurre le sostanze inquinanti e a aumentare l’efficienza energetica; la seconda, sulla formazione professionale. Poi, i 370mila euro della Misura 2.52 che sostengono la creazione di nuove imprese di acquacoltura sostenibile da parte dei nuovi operatori. Poco meno di 250mila euro della misura 1.44 sono dedicati alle attività nelle acque interne per la riduzione dell’impatto della pesca. Con l’obiettivo di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e migliorare l’efficienza energetica dei pescherecci, gli oltre 199mila euro della misura 1.41.2 sostengono la sostituzione e l’ammodernamento di motori principali o ausiliari. Per convertire gli impianti all’acquacoltura sono disponibili 187mila euro sulla misura 2.53. La 2.49, con 124,6mila euro, consente di acquistare i servizi di consulenza per le aziende di acquacoltura. Infine, i 120mila euro della Misura 1.31 sostengono l’avvio dei giovani pescatori.

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