La Nuova Sardegna

la battaglia contro la burocrazia

Si legò alla statua di Garibaldi quando il sindaco fermò la nave

Si legò alla statua di Garibaldi quando il sindaco fermò la nave

LA MADDALENA. Cinque giorni senza cibo nè acqua, incatenato alla statua di Giuseppe Garibaldi nella piazza principale dell’isola. Nell’aprile del 2012 Enzo Barretta aveva protestato contro la...

18 aprile 2017
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LA MADDALENA. Cinque giorni senza cibo nè acqua, incatenato alla statua di Giuseppe Garibaldi nella piazza principale dell’isola. Nell’aprile del 2012 Enzo Barretta aveva protestato contro la chiusura dell’Ottava isola. Con coraggio aveva portato avanti la sua battaglia contro l’amministrazione. Per il Comune la zattera-ristorante ormeggiata a Santo Stefano doveva avere una concessione edilizia. «Mi ha fatto chiudere una classe politica cieca e ignorante – dice Barretta –. Mi hanno fatto sbandare, ma non mi hanno affondato. E con determinazione, grazie al sostegno di alcuni amici e della mia famiglia abbiamo fatto nascere l’ Ottava isola 2.0». La zattera-ristorante viene chiusa il 18 ottobre 2011. «Un bel regalo del Comune proprio nel giorno del mio compleanno – commenta il ristoratore –. Tre anni dopo, il 18 ottobre 2014, abbiamo cominciato i lavori per la nave. In molti mi hanno chiesto: ma a 67 anni chi te lo fa fare? Goditi la pensione. Non è roba per me. Sono ripartito perché abbandonare un progetto vincente sarebbe stato da sciocchi. Faccio l’imprenditore di mestiere. Se l’Ottava isola mi ha dato grande soddisfazione, la 2.0, che è addirittura autonoma e navigante, spero me ne dia altrettanto e di più. E poi lo dovevo a me stesso. Mi hanno fatto chiudere non per un mio errore. Con il parere favorevole dei miei figli e della mia compagna, sono andato avanti. E adesso loro sono più entusiasti di me. Prima era una cosa solo mia, ora è diventato un progetto di famiglia. Mi dispiace solo che la nave non andrà alla Maddalena. Ho paura di avvicinarmi a un posto in cui la politica già in passato ha dimostrato di non capire nulla di turismo».

Barretta ricorda il motivo per cui l’Ottava Isola venne chiusa. «Con un blitz con cinque enti a bordo mi contestarono una irregolarità gravissima – racconta ironico l’imprenditore –. Una catena che attraversava la banchina. Per i dirigenti comunali un abuso edilizio non sanabile». Preistoria per Filò che ora segue solo la rotta del suo sogno. «L’Ottava isola 2.0 è una nave passeggeri in super regola – afferma –. Ahimè abbiamo sforato il budget. Per un investimento di questo tipo non esistono contributi statali o regionali. Ma grazie ad alcuni amici che ci hanno creduto andiamo avanti. Un grande sponsor sarebbe un partner ideale. Il varo sarà a fine giugno. Siamo un ristorante galleggiante che andrà in giro per tutto il mare del nord Sardegna, ma diventiamo anche un’isola privata per matrimoni o feste. Vuoi sposarti davanti a Tavolara? Noi ti portiamo lì. Siamo aperti a qualsiasi richiesta».

Il catamarano di Barretta non sarà tecnologico solo nel nome. 2.0 anche le modalità per salire a bordo. «La nave sarà visibile a tutti, ma un app apposita mostrerà dove ci troviamo – spiega Barretta –. Non avremo una posizione fissa. Giorno per giorno, anche in base alle condizioni meteo, la nostra app illustrerà l’ itinerario del giorno e il menù. In questo modo gli yacht ci potranno raggiungere o andremo a prendere noi i nostri ospiti. La mia nuova avventura sta per cominciare. Il mio sogno è ormai quasi realtà». (se.lu.)

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