La Nuova Sardegna

Spopolamento, la ricetta di Cossa

Spopolamento, la ricetta di Cossa

I Riformatori: «L’isola ha un clima unico, può attrarre pensionati ad alto reddito»

19 aprile 2017
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SASSARI.

La proposta di legge di Roberto Deriu di ripopolare l’isola con agevolazioni per le giovani coppie riapre il dibattito sul tema dello spopolamento. Sulle modalità di invertire la tendenza che vede oggi l’isola perdere ogni anno migliaia di residenti. E proprio sul tema, oltre al consigliere del Pd, hanno presentato una proposta di legge anche i Riformatori. Che puntano invece ad attrarre nell’isola i pensionati di tutta Europa. «L’idea di Deriu sulla rivitalizzazione delle zone interne della Sardegna non manca di suggestione – dice il consigliere Michele Cossa, firmatario della proposta dei Riformatori insieme ad Attilio Dedoni e Luigi Crisponi – ed è apprezzabile lo sforzo di individuare azioni incisive su un tema sul quale nei decenni si è assistito a iniziative estemporanee quanto inefficaci, nella facile illusione che sia sufficiente drenare risorse per arginare lo spopolamento. Noi siamo convinti che l’attrattività di un territorio dipenda dalla sua capacità di offrire prospettive economiche e occupazionali a chi ci vive».

Di qui la proposta targata Riformatori sul “turismo residenziale” che mira al tempo stesso ad arginare lo spopolamento e a favorire la crescita del Pil, soprattutto nelle aree a maggiore rischio. «Usando uno strumento di tipo non assistenziale, che non si presta a essere piegato a logiche clientelari e di sperimentata efficacia: la leva fiscale – spiega Cossa –. Ci siamo chiesti: per quale motivo la Sardegna, raggiungibile da tutta Europa in due o tre ore di volo e le cui caratteristiche ambientali e climatiche sono ideali, non può diventare un forte polo di attrazione per i pensionati ad alto reddito? Per intenderci, quei pensionati che trascorrono 8 mesi e un giorno in Portogallo per godere dei benefici fiscali offerti da quel Paese, che sta realizzando tassi di crescita invidiabili. Offrendo vantaggi fiscali crescenti in relazione alla località scelta si potrebbe raggiungere nel giro di qualche anno un incremento di circa 100mila abitanti, dotati di un reddito di 40 o 50mila euro l'anno. Un ulteriore effetto positivo privilegiando chi acquista o prende in affitto uno dei 261.120 immobili liberi esistenti in Sardegna. L’impatto sul Pil della Sardegna, e in particolare delle zone interne, sarebbe consistente e si autofinanzierebbe». Secondo Cossa questa proposta di “turismo residenziale” sarebbe «uno dei tasselli di quella idea di “Sardegna No Tax” che attraverso iniziative legislative stiamo componendo. Con l’obiettivo di ribaltare quel piano inclinato che sta spopolando e impoverendo la nostra isola».

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