La Nuova Sardegna

L’aula sotto choc: un atto di sfida

di Mauro Piredda
L’aula sotto choc: un atto di sfida

Il vicesindaco Fadda: il disagio sociale non c’entra. Presenti molti amministratori

29 aprile 2017
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SINISCOLA. Condanna unanime da parte del consiglio comunale, che proprio ieri doveva discutere di tutti i numerosi atti intimidatori che si sono susseguiti negli ultimi mesi. Un appuntamento a cui hanno voluto essere presenti anche diversi sindaci dell’hinterland. A cominciare da quello di Nuoro. «Non una coincidenza – ha dichiarato il presidente dell’assemblea Luigi Flori – ma un gesto che rappresenta un atto di sfida al Consiglio dato il tema di discussione. Il consenso dei cittadini non può essere minato dall'azione di un delinquente». «Andremo avanti», ha aggiunto l'assessora alla Cultura, Paola Fadda, prima di chiedere un «ulteriore sforzo ai dirigenti scolastici per diffondere i valori della legalità tra i giovani».

Gli assessori Antonio Bellu, titolare della Agricoltura, e Angela Bulla, delegata alla Pubblica istruzione, hanno esteso l'invito a tutte le parti a «mantenere i toni pacati». «Faccio un invito a non fomentare la violenza», ha aggiunto l'assessora del Bilancio Paola Pipere. «Non condivido l'accostamento di questi gesti al disagio sociale – queste le parole del vicesindaco Marco Fadda –. Mi rifiuto anche di pensare che qualsiasi idea che provenga dalla maggioranza o dall'opposizione possa determinare atti di violenza». Intervenuti per la maggioranza anche il consigliere Franco Pau e la capogruppo Carla Pau. Solidarietà anche dalle opposizioni, promotrici della convocazione di ieri. Lucio Carta ha ricordato gesti simili subiti da altri amministratori come Giusto Trubbas, Peppinetto Maggio, Lorenzo Pau, Giuseppe Pipere, Nino Fronteddu. «Io stesso, segretario della Fiom, fui vittima di un attentato nel 2003».

«Oggi avremmo dovuto parlare del riscatto del popolo sardo – ha dichiarato Nino Fronteddu – e invece siamo qui a discutere di questi avvenimenti. Chi ha dei problemi economici si batte alla luce del sole e non colpisce nell'ombra». Antonio Bidoni ha ricordato gli attentati alle strutture comunali «come il rifugio s'Adde e il chiosco della pineta di Santa Lucia». Proposta da Franca Pau una «collaborazione sociale per la legalità». Secondo Antonio Satta «quel che manca è proprio la contrapposizione dialettica delle idee che genera una sintesi. Non c'è la circolazione delle idee, lavoriamo partendo dalle scuole». Intervenuti sul tema anche don Orunesu e don Vedele, e il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, concordi sulla necessità del dialogo nelle comunità. Presenti i sindaci di Posada, Torpè, Lodè, Orune, Onanì, Lula, Irgoli e San Teodoro.

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