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Sindia si svuota: 6 abitanti su 10 hanno la residenza fuori dall’Italia

Sindia si svuota: 6 abitanti su 10 hanno la residenza fuori dall’Italia

SASSARI. La Sardegna che si spopola è un tema di stretta attualità. Le zone interne sono alle prese con una emorragia inarrestabile che non sembra trovare una cura. Ma l’emigrazione non è più un...

05 maggio 2017
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SASSARI. La Sardegna che si spopola è un tema di stretta attualità. Le zone interne sono alle prese con una emorragia inarrestabile che non sembra trovare una cura. Ma l’emigrazione non è più un fenomeno solo interno, dalle montagne alla costa. Negli ultimi anni si sta assistendo a una nuova ondata di emigrati che riporta il calendario indietro di 40 anni. Oggi i sardi residenti all’estero - i dati Aire sono del gennaio 2016 - sono più di 112mila. Quasi il 7 per cento dei sardi. Numeri che sono destinati a crescere, anche perché in questo elenco non sono compresi i sardi che hanno mantenuto la residenza nell’isola e quelli che vivono fuori confine solo per una parte dell’anno.

Parità di genere. A differenza delle altre regioni del Mezzogiorno, dalla Sardegna emigrano anche le donne. Nel resto del Sud Italia il fenomeno interessa principalmente gli uomini. Nell’isola no. Le donne residenti all’estero sono il 46,1 contro il 53,9 di sesso maschile.

Età. I più numerosi sono i sardi tra i 35 e i 49 anni, il 28,1 per cento, molti dei quali sono residenti all’estero per nascita, figli di emigrati. In seconda posizione, il 24,1 ha tra i 18 e i 34 anni, la fascia di età che riguarda il nuovo fenomeno migratorio. In crescita perenne. Ci sono poi quelli tra i 50 e i 64 anni (18,4 per cento) e gli under 18 (16,9 per cento). I meno numerosi sono gli over 65, che toccano quota 12,5 per cento.

Paesi. Lo Stato con più sardi resta la Germania, che ne conta più di 31mila. Al secondo posto c’è la Francia, a quota 24mila, al terzo il Belgio, con 13mila sardi, e al quarto la Svizzera, con 9mila. Ovvero le quattro patrie della grande emigrazione del dopoguerra. Al quinto posto, tra gli Stati in crescita, la Gran Bretagna, con più di 8mila sardi alle prese con la Brexit. Fuori dall’Europa la prima è sempre l’Argentina, dove i sardi emigrarono tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, che conta quasi 4mila emigrati. A seguire Stati Uniti, Australia, Brasile e Canada.

Comuni d’origine. Come è facile immaginare la città con il maggior numero di emigrati è Cagliari, seguita da Sassari, Carbonia, Alghero, Quartu. Ma ci sono alcuni Comuni in cui la percentuale di chi vive all’estero è a due cifre. A Sindia addirittura il 60,1 per cento della popolazione è iscritta all’Aire. A Nulvi, dove anche il sindaco Antonello Cubaiu è nato in Germania, i residenti all’estero sono il 31,9 per cento. Alte percentuali anche a San Vito (26,5 per cento), Bosa (1.442, pari al 18 per cento), Villaputzu (17,3), Siniscola (1.830, pari al 15,9), Dorgali (1.306, pari al 15,3) e Carbonia, con 3.559 emigrati. (al.pi.)

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