Polemica sugli agnelli, il pastore alla Camera
Fortunato Ladu ha incontrato Laura Boldrini: «Le ho spiegato come lavoriamo. Adesso ci seguirà»
SASSARI. «Per la prima volta nella storia un pastore è stato ricevuto dalla presidente della Camera, il che è un fatto storico. Ho avuto l’opportunità di spiegare alla presidente Boldrini come lavorano i pastori. E lei non ci omologa agli altri allevatori».
Parola di Fortunato Ladu, il pastore sardo di Desulo che dopo le parole sull’adozione a distanza degli agnelli per «sottrarli alla macellazione» pronunciate prima di Pasqua da Laura Boldrini davanti a due agnelline (per la cronaca, si chiamano Gaia e Gioia) «ricevute» per l’occasione alla presidenza della Camera, aveva chiesto di incontrarla per poterle raccontare «la vita dei pastori» e «le difficoltà di questo nostro lavoro».
«Grazie alle pecore e agli agnelli io e mia moglie abbiamo dato la possibilità alle nostre figlie di conseguire lauree importanti e sempre le pecore stanno permettendo a mio figlio di proseguire negli studi...», aveva scritto su Facebook Fortunato Ladu che aveva firmato anche una lettera indirizzata a Bill Gates per invitarlo a investire in Sardegna.
Alla fine dell’incontro a Montecitorio, a cui ha partecipato il deputato del Pd sardo, Francesco Sanna, Ladu è visibilmente soddisfatto. «La presidente ci ha promesso un seguito di attenzione per il nostro settore e per la valorizzazione dei nostri prodotti. Ci ha invitati a diversificare la produzione, il che è possibile fino a un certo punto perchè a Pasqua ci sono gli agnelli, ma ora c’è la lana e tutti i giorni dell’anno c’è il latte».
Francesco Sanna, invece, ha riferito come Laura Boldrini ritenga che «la Sardegna senza pastori non potrebbe esistere» e che i pastori sono un patrimonio nazionale, una categoria che esprime una ricchezza che non va dispersa: per questo della pecora si deve valorizzare tutto. E, al cronista che gli chiede se abbia avuto un danno dall'uscita pre-pasquale di Boldrini con l’adozione delle agnelline, Ladu risponde: «No. Il mio problema era dare un quadro completo, e spiegare che l'allevamento sardo non è di tipo industriale».
Dopo il successo, perlomeno umano, ottenuto con la presidente dalle Camera, adesso toccherebbe a Bill Gates, il numero uno di Microsoft ma anche uno degli uomini più ricchi del mondo, talmente ricco da non sapere come spendere i suoi soldi. E proprio su questo aspetto ha puntato il pastore scrittore: « Vorrei che visitassi questa terra per valutare con se vale la pena di salvare questo patrimonio economico e culturale. A causa della crisi del prezzo del latte migliaia di aziende sono in difficoltà economica ma non abbiamo aiuti concreti perché siamo considerati l’ultima ruota del carro economico sardo».