La Nuova Sardegna

Centro migranti, Comuni e Regione frenano

Centro migranti, Comuni e Regione frenano

Pigliaru: al massimo potrebbe accogliere chi sbarca sulle nostre coste. Deiana, Anci: l’isola ha già dato

17 maggio 2017
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CAGLIARI. Il Centro profughi nell’ex carcere di Iglesias non può essere aperto se i Comuni non sono d’accordo. «Fra servitù militari e altre imposizioni varie, la Sardegna ha già dato», sono state le parole del presidente dell’Anci Emiliano Deiana. Rilanciate subito anche da Andrea Soddu del Consiglio delle autonomie: «C’è una proposta tecnica del governo, ma non è detto che dobbiamo subirla». Anche la Regione è sulla stessa linea dopo la lettera inviata dal governatore Francesco Pigliaru al ministero dell’Interno: «Al massimo il nuovo centro potrebbe accogliere i profughi che partono dall’Algeria e sbarcano sulle nostre coste», sono stati oltre un migliaio in questi primi mesi dell’anno e presto il fenomeno potrebbe aumentare. La Conferenza Regioni-Enti locali, per la giunta erano presenti gli assessori Cristiano Erriu e Filippo Spanu, è stata chiara: «Senza primo un confronto con il Viminale, non si fa nulla».

È il vertice sollecitato ancora da Pigliaru una settimana fa, quando erano cominciate a circolare le prime indiscrezioni sulla mappa dei un nuovi Centri nella penisola e uno anche in Sardegna. I sindaci l’hanno detto sin dall’inizio: «Non vorremmo che da una proposta tecnica si passasse poi ad altre, con semmai anche l’apertura di possibili strutture a Macomer e Olmedo, dove oggi ci sono una caserma chiusa e una base militare dismessa». I rapporti devono essere chiari: sull’accoglienza nulla da dire, ma la gestione dei profughi è ben altra cosa: «Con gli ultimi arrivi dei migranti a bordo delle navi militari o di altre che pattugliano il Mediterraneo, la Sardegna ha raggiunto il massimo delle presenze possibili». Tanto che la Conferenza ha sollecitato al governo Gentiloni «risposte ferme e interventi immediati per garantire la sicurezza nei Comuni oggi sotto pressione». Secondo l’Anci e il Cal «come minimo a quei territori va riconosciuto un indennizzo per il loro impegno».

Adesso bisognerà vedere quale sarà la risposta del Viminale alle richieste della Regione di convocare un vertice prima della scelta definitiva. Anche se il deputato Mauro Pili di Unidos: «La decisione di aprire il Centro a Iglesias è già presa e il governo non tornerà indietro». Non è molto il senso del comunicato di Forza Italia, firmato dal coordinatore regionale Ugo Cappellacci: «Pigliaru – ha scritto – deve opporsi all’ipotesi che la Sardegna sia trasformata in un terminal dove deviare a forza i flussi migratori verso altre regioni europee». (ua)

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