La Nuova Sardegna

CAGLIARI. Domenica scorsa la nuova prefetta di Cagliari, Tiziana Costantino, l’ha passata in porto per vedere in diretta uno sbarco dei migranti e la macchina dell’assistenza. Ieri, durante la conferenza stampa di presentazione, ha fatto i complimenti a tutti, anche alle sue collaboratrici (Carolina Bellantoni, Anna Contu, Maria Pia Garau)che sono fortemente impegnate sui vari fronti aperti dal fenomeno migratorio. «Posso fare i complimenti anche alla Prefettura - ha detto - perché arrivo oggi». Calabrese, famiglia a Roma, era prefetta a Bergamo e prima ancora a Livorno. «Cagliari è bellissima - ha commentato - e mi ricorda un po’ la mia Calabria». Tra i tanti incarichi è stata a capo della direzione centrale dei culti del Dipartimento delle libertà civili e l'immigrazione. Per cominciare smentisce la voce sull’arrivo di un’altra nave con mille profughi. E sull’accoglienza non manda a dire che è necessario favorire la microaccoglienza, ma anche che la prefettura farà la sua parte come sempre ha fatto finora. I posti verranno trovati nelle strutture che già esistono e «si sta preparando il nuovo bando». La quota assegnata alla Sardegna è invariata. A proposito della struttura di Villanovaforru dove alcuni ospiti si sono accoltellati e una donna ha tentato il suicidio, Costantino ha chiarito che la prefettura vigila sulla qualità dell’accoglienza e che comunque non c’è un aumento della criminalità legata alla presenza dei profughi. «Dovremo lavorare sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini residenti». A proposito delle vertenze del territorio, la prefetta ha spiegato che farà ciò che ha sempre fatto: ascoltare cittadini e lavoratori, e mediare ove possibile.