La Nuova Sardegna

E Maninchedda minaccia di lasciare 

di Giovanni Bua
E Maninchedda minaccia di lasciare 

L’assessore ai Lavori pubblici: Stato sleale verso la Sardegna, ma la mia posizione in giunta è isolata

27 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ALGHERO. È furioso, al punto da minacciare le sue immediate dimissioni dalla giunta regionale «succube oltre ogni possibile sopportazione». E a farlo davanti a una nutrita platea di professionisti, riuniti ad Alghero per un convegno dell’ordine degli ingegneri di Sassari dedicato ai correttivi per il codice dei contratti e all’applicazione del building information modelling per un controllo più efficiente della filiera dei lavori pubblici. Tema che non poteva non innescare la reazione dell’assessore regionale dei Lavori pubblici impegnato da anni in un furioso confronto su appalti e opere pubbliche con lo Stato e con il suo braccio “armato”: l’Anas.
«Il problema della Sardegna è lo Stato italiano, il suo disordine, la sua slealtà– ha tuonato Maninchedda –. Mi rendo conto che la mia posizione è isolatissima nella Giunta e ne sto progressivamente prendendo atto. Io lavoro per una rivoluzione civile dei Sardi contro lo Stato. Una rivoluzione come la singing revolution dei paesi Baltici un atto civile e rivoluzionario, pacifico ma serissimo e intenso. Non si può banalmente essere riformisti, occorre il sacrificio civile delle classi dirigenti per una svolta che difenda i sardi da uno Stato italiano che ha consumato il passato della Sardegna e sta pregiudicando il futuro».
«Lo Stato italiano è l’unico responsabile del crollo degli appalti pubblici – ha spiegato il leader del PdS – a causa del nuovo Codice, che di fatto ha bloccato tutto, e poi del Bilancio armonizzato, a cui ci hanno costretto e che è un nemico assoluto degli investimenti».
«Per fare banali manutenzioni – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru - lo Stato impiega anni e ad aggravare ulteriormente la situazione è l’assurda tendenza alle fusioni, al neocentralismo affetto da megalismo. Una centralizzazione che blocca qualunque processo nelle periferie, come ha ampiamente dimostrato la fusione fra Anas e Rfi. La Giunta – ha ricordato Maninchedda – ha messo in campo sin dall’inizio quegli interventi pubblici, oggi sollecitati dalla Cna, con il mutuo infrastrutture e con una serie di bandi e iniziative, ma i nostri sforzi rischiano di essere inutili e di venire vanificati quando si scontrano con regole e burocrazia statali che bloccano tutto».
Il durissimo intervento di Paolo Maninchedda – ha choisato l’assessore comunale ai lavori pubblici di Sassari Ottavio Sanna, anche lui del Pds – è stato accolto da un grande e sincero applauso. A testimoniare che in Sardegna sono in tanti ad aver capito che è arrivato finalmente il momento di cambiare».

In Primo Piano
Trasporti

Numeri in crescita nel 2023 per gli aeroporti di Olbia e Cagliari, in calo Alghero

Le nostre iniziative