La Nuova Sardegna

La Moby condannata deve pagare 200mila euro 

di Stefano Ambu
La Moby condannata deve pagare 200mila euro 

La compagnia è accusata dall’Autorità garante di pratiche commerciali scorrette Sotto accusa i 4 euro fatti pagare on line per i costi di emissioni del biglietto

31 maggio 2017
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CAGLIARI. L’Antitrust punta la prua contro la Moby e le infligge una maxi multa. 200mila euro di sanzione amministrativa comminata dalla Autorità garante della concorrenza e del mercato alla compagnia di navigazione del gruppo Onorato armatori.
La Moby è accusata di “pratica commerciale scorretta”, dopo un provvedimento portato avanti dalla Authority. L’Autorità si è mossa dopo la doppia segnalazione arrivata dalla associazione di consumatori Aduc e dalla compagnia concorrente Grimaldi. L’Aduc spiega che è stata comminata una sanzione di 150mila euro «per aver applicato, senza evidenza immediata, il pagamento di 4 euro per ogni prenotazione» online, e un'altra da 50mila euro «per aver incluso un'assicurazione gratuita che di fatto non copriva nulla. In questo secondo caso la denuncia era stata fatta da Aduc nel febbraio del 2016, e ad aprile dello stesso anno già l'Ivass, l'Autorità delle assicurazioni, aveva intimato di ritirare questa offerta».
La Moby nell’istruttoria ha spiegato che i 4 euro servono per coprire «i costi correlati alle spese amministrative e il rischio derivante dal mancato imbarco dei passeggeri». In realtà nella pubblicità dell’offerta dei biglietti per la Sardegna Moby metteva nella cifra finale, tutto incluso, un asterisco, che rimandava alle righe in basso. In caratteri più piccoli c’era scritto: «Escluse spese di emissione biglietto di 4euro per Sardegna, Corsica e Sicilia». In altre parole da qualche parte c’era scritto. Ma secondo l’Antitrust «Tale modalità di presentazione dle prezzo del servizio è da considerarsi scorretta in quanto non includendo ab origine nella tariffa proposta elementi di costo necessari, fornisce un’ambigua e incompleta rappresentazione delle condizioni economiche richieste per l’acquisto del servizio, confondendo il consumatore rispetto all’esborso complessivo da sostenere per acquistare il biglietto prescelto». L’Aduc si era attivata dopo la segnalazione di una passeggera di un traghetto Moby sulla tratta Livorno-Olbia, che si era infortunata a una mano a bordo della nave nell'estate di due anni fa. «Le motivazioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato– spiega ancora l'associazione– si rifanno al codice del consumo che sarebbe stato violato». In particolare si parla di pratica commerciale non corretta per il pagamento dei 4 euro, «di cui ci si accorgeva solo al momento del pagamento» spiega l’Aduc. Riguardo all'assicurazione offerta dalla compagnia, spiega Aduc, «sviava il consumatore dalle garanzie attribuite dal codice civile e dalle norme ordinarie sulla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale». Moby dovrà anche comunicare all’Autorità entro 60 giorni quali iniziative ha intrapreso per ottemperare al provvedimento. Sembra scontato il ricorso della Moby al Tar contro il provvedimento.
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