La Nuova Sardegna

Imprese sarde tra le più tartassate dal Fisco, il record a Sassari

di Antonello Palmas
Imprese sarde tra le più tartassate dal Fisco, il record a Sassari

Indagine della Cna: la pressione fiscale è il fattore più problematico per chi vuol fare impresa nell'isola

07 giugno 2017
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SASSARI. Chissà quanti imprenditori sardi e in particolare sassaresi ora diranno: io lo sapevo. Un’indagine di Cna dà loro ragione: sono davvero tra i più tartassati d’Italia dal punto di vista fiscale, con Sassari ai vertici nell’isola. La pressione fiscale viene indicata come il fattore più problematico per chi vuole fare impresa in Sardegna, il quale si sente penalizzato e ha l’impressione di lavorare per lo Stato che gli lascia in tasca davvero poco per sopravvivere e far crescere l’azienda. Il Rapporto 2017 dell’Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola media impresa (Comune che vai, fisco che trovi) è stato curato dal Centro studi e dal Dipartimento politiche fiscali dell’associazione artigiana.

È emerso che la pressione fiscale complessiva è in aumento (61.2%, +0,3% rispetto al 2016) ma la tassazione nelle città sarde è molto superiore alla media italiana. Sassari è la città più tartassata dell’isola con una pressione fiscale del 66,4%, che la pone al 125° posto su 135 capoluoghi di provincia; segue Olbia-Tempio al 104° posto con una pressione fiscale del 63,5% (+2,7% rispetto al 2011), Cagliari all’87° con il 62,1% (+3,5% rispetto al 2011), Nuoro al 71° con il 60,5% (+2,9% rispetto al 2011), Oristano al 33° posto con il 58,5% (+0,5% rispetto al 2011), Iglesias al 15° posto con il 56,7% (-0,6% rispetto al 2011) e infine Carbonia all’8° posto con una pressione fiscale del 55,6% (-0,4% rispetto al 2011)

In media le Pmi italiane lavoreranno fino al 10 agosto solo per pagare il Fisco. Ma un imprenditore sassarese lavorerà decisamente di più prima di raggiungere il cosiddetto tax free day, il giorno in cui comincerà a guadagnare per la sua famiglia: sino al 29 agosto. Seguono Olbia (19 agosto), Cagliari (14 agosto), mentre Nuoro (8 agosto) e Oristano (31 luglio) sono sotto la media insieme a Iglesias (25 luglio) e Carbonia 21 luglio), queste ultime due graziate dalle agevolazioni nazionali in quanto aree tra le più povere d’Italia.

I calcoli hanno preso come riferimento un’impresa manifatturiera individuale, con un laboratorio di 350 metri quadri, un negozio di 175 metri quadri, 5 dipendenti, un fatturato di 430mila euro/anno e un reddito d’impresa di 50mila euro/anno. Nel calcolo del reddito che resta in tasca dopo aver pagato le tasse la maglia nera spetta ancora a Sassari, dove degli originari cinquantamila rimarranno 16.809 euro (-118 rispetto al 2016); a Olbia 18.238 euro (-126 euro), a Cagliari 18.967 euro (-124 euro), a Nuoro 19.754 euro (-126 euro), a Oristano 20.754 euro (-128 euro), a Iglesias 21.657 euro (-128 euro), a Carbonia 22.211 euro (-128 euro).

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