La Nuova Sardegna

Velivoli vecchi, servizio elisoccorso a rischio in Sardegna

di Gianni Bazzoni
Velivoli vecchi, servizio elisoccorso a rischio in Sardegna

Un guasto al mezzo dei vigili del fuoco, che ha lasciato l'isola scoperta per 24 ore, ripropone la questione dell’emergenza 118

07 giugno 2017
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SASSARI. Una spia che si accende e l’elicottero che deve tornare a terra per essere sottoposto all’ennesimo intervento di manutenzione. Sintomo di vecchiaia dei vecchi velivoli che fanno avanti e indietro per garantire la tempestività dei soccorsi e inconveniente che capita sempre più spesso. È accaduto anche lunedì pomeriggio - mentre l’elicottero dei vigili del fuoco era diretto verso Oristano per una operazione di emergenza - e da quel momento la Sardegna è rimasta scoperta per quanto concerne il servizio di elisoccorso. Solo ieri, in serata, era annunciato il ripristino del turno di volo.

Il problema è serio, perché proprio sulla rapidità di intervento del medico e degli operatori del 118 a bordo dell’elicottero si gioca la vita delle persone. Ma tutto il sistema dell’emergenza del 118 in Sardegna è in condizione di sofferenza. Se ne parla poco, ma proprio dagli stessi ambienti del soccorso arrivano segnalazioni allarmate per la carenza di medici (alcuni sono in servizio operativo nonostante l’età avanzata) e anche di ambulanze che vengono “rattoppate” in continuazione.

Martedì l’ex governatore Ugo Cappellacci - e attuale coordinatore regionale di Forza Italia - è tornato sulla vicenda, dopo avere fatto più volte denunce mirate e sottolineato la gravità della situazione: «La Sardegna scoperta da un servizio fondamentale – ha detto – per assicurare interventi tempestivi e fondamentali per i pazienti. Tutto questo avviene in un quadro politico-amministrativo confuso, con un bando rinviato a data da destinarsi, proroghe dell’ultimo minuto e soprattutto il fantasma dell’Areus ancora privo di guida». Durissimo il giudizio di Cappellacci: «La Sanità del rettorato magico di Pigliaru e dei manager super è, per usare un eufemismo, un ginepraio che mortifica i medici e priva i pazienti dell’assistenza cui hanno diritto, comprimendo gravemente il diritto alla salute».

Sulla vicenda del nuovo bando per l’elisoccorso in Sardegna è stato interessato a più riprese anche il governo nazionale che, però, finora non ha battuto un colpo. Le responsabilità per i ritardi nell’attuazione del nuovo bando sono state scaricate sull’autorità Anticorruzione Anac, ma il risultato è che se tutto va bene se ne parlerà dopo l’estate. Anche se i più pessimisti sostengono che la soluzione potrà arrivare solo nel 2018. Nel frattempo ci si arrangia tirando una coperta già troppo corta e tutti i giorni si fanno i conti con le incertezze di un settore che, invece, dovrebbe dare garanzie e assicurare tempestività. Sempre.

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