La Nuova Sardegna

Nell’isola il mare più bello Chia e Posada sul podio 

di Alessandro Pirina
Nell’isola il mare più bello Chia e Posada sul podio 

Domus de Maria prima in Italia. Nella top ten anche Baunei, Bosa e La Maddalena Pigliaru: «Un successo figlio del lavoro sinergico della Regione e dei territori»

17 giugno 2017
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SASSARI. La Sardegna non ha rivali, il mare più bello d’Italia si trova nell’isola. A decretarlo è la classifica annuale della Guida blu di Legambiente e Touring club che assegna le ambitissime vele che misurano la salute delle coste italiane. Quest’anno ben cinque su 15 sventolano in Sardegna. O meglio cinque su dieci. Sì, perché l’isola ha piazzato cinque località nella top ten. Dal litorale di Chia, primo in assoluto a livello nazionale, alla Baronia di Posada e Siniscola, medaglia di bronzo. Tra le prime dieci anche Baunei, Bosa e l’arcipelago della Maddalena. Una promozione a pieni voti per l’isola. Una conferma che il mare sardo gode di ottima salute. Ma non solo il mare. «In questi anni – dichiara la presidente di Legambiente Rossella Muroni – abbiamo assistito a una evoluzione del turismo che è passato da un turismo di massa ad un turismo di qualità, attento all'ambiente e alla sostenibilità. Sono per altro aumentate le persone che scelgono luoghi e mete ecofriendly e un turismo green».

La regina. La Sardegna dunque sul trono di Legambiente. Nessuna novità, visto che l’isola è da sempre al top della Guida blu. Ma quest’anno le sue spiagge, o meglio i comprensori turistici, si trovano tutti entro le prime 10 posizioni. Con il litorale di Chia, all’interno del comune di Domus de Maria, al numero uno della classifica nazionale. Tutto come un anno fa, quando Chia fu premiata per l'impegno verso la tutela e valorizzazione del paesaggio naturale e la cura dedicata all'educazione ambientale e ai beni archeologici. E pensare che nel 2014 era “solo” 12esima.

La Baronia avanza. Guadagna, invece, una posizione la Baronia con il Parco di Tepilora nei comuni di Posada e Siniscola. terza dopo la Maremma. A onore del vero, un anno fa fu la sola Posada a conquistare il quarto posto, ma quest’anno, vista la decisione di Legambiente e Touring club di valutare più che le singole località i comprensori turistici, è stata considerata insieme al comune di Siniscola. E soprattutto è stato preso in considerazione il Parco di Tepilora, nato neanche tre anni fa.

Il boom di Baunei. Fuori dal podio per un soffio, il comprensorio di Baunei in un anno guadagna 11 posizioni. Dalla quindicesima alla quarta. Migliorano anche Bosa e l’area della Planargia, dal 12esimo posto all’ottavo. Chiude la top ten l’arcipelago della Maddalena o in generale tutta la Gallura costiera tra i comuni di Santa Teresa (nel 2016 da sola 18esima), Palau, Arzachena e ovviamente La Maddalena.

Pigliaru gongola. «È la strada giusta: costa e zone interne insieme, per dare ai turisti il modo di conoscere le bellezze di tutta la Sardegna – afferma un soddisfatto Francesco Pigliaru –. La Regione sta facendo la sua parte lavorando assieme ai territori, mettendo risorse e progettualità per coniugare la qualità ambientale con lo sviluppo e l’occupazione. Lo dimostra il riconoscimento Unesco al Parco di Tepilora, Rio Posada e Montalbo e ne è ulteriore conferma il premio di Legambiente e Touring club: una sinergia costruttiva e vincente».

Assessori soddisfatti. «Un'ulteriore conferma della validità del percorso intrapreso dalla giunta e dalle amministrazioni locali verso uno sviluppo turistico sostenibile che associa tutela ambientale e qualità dei servizi, oltre che puntare su strutturazione di prodotti innovativi e attraenti», aggiunge l’assessore al Turismo, Barbara Argiolas. «La politica delle buone scelte premia territori e comunità e siamo felici che sia a sua volta premiata. Sappiamo di vivere in un contesto di grande bellezza e fragilità. Protezione, valorizzazione e sostenibilità sono le parole chiave del nostro lavoro quotidiano e la ricetta che offre alla nostra isola le migliori prospettive di sviluppo», dice l’assessore all’Ambiente Donatella Spano.

Turismo boom. I riconoscimenti per l’isola arrivano all’inizio di una stagione che si annuncia da record. Le previsioni sono migliori di un anno che già era stata una stagione da incorniciare. I dati, contenuti nell’ultimo rapporto di Banca d’Italia, parla di 13 milioni di presenze: più 9 per cento rispetto al 2016. Con 500mila crocieristi e quasi la metà degli arrivi dall’estero. Per l’esattezza il 47 per cento.

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