La Nuova Sardegna

Incendi, allerta in Gallura e Baronia 

di Tamara Peddis
Incendi, allerta in Gallura e Baronia 

Codice rosso anche nella costa tra Arbatax e Villasimius. Iglesias conta i danni 

28 giugno 2017
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SASSARI. È sempre più allarme incendi nell’isola. Dopo il maxi rogo di lunedì nel quartiere di Monteponi, a Iglesias, ieri la lotta contro le fiamme si è spostata nella zona di Siniscola, dove sono intervenuti due elicotteri e un Canadair. Subito spento, invece, un rogo alle porte di Cagliari. Incendi anche a Sorradile e San Nicolò, nell'oristanase. Intanto è stato diramato il bollettino per il rischio incendi di oggi. E ci sono due zone con il codice rosso di pericolosità estrema: la prima riguarda tutta la costa nord orientale, da Posada sino a Santa Teresa , la seconda interessa invece la fascia costiera sud orientale da Villasimius ad Arbatax. Quasi tutto il resto della Sardegna ha il codice arancione di attenzione rinforzata. Codice giallo solo per la zona più interna del Nuorese.

Intanto a Iglesias ieri si sono contati i danni del maxi rogo di due giorni fa. Oltre 250 ettari di macchia mediterranea, sugherete e pinete andati in fumo, antichi edifici minerari danneggiati, case distrutte dalle fiamme e abitanti sfollati. È questo il primo e triste bilancio del violento incendio divampato nella frazione mineraria di Monteponi. Sulle cause si ipotizza un contatto tra i rami di alcuni alberi e i fili di una linea elettrica presente vicino alla montagna dei fanghi rossi, lungo la strada Statale 126. E-distribuzione, società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, ha voluto precisare che «i suoi impianti non risultano né direttamente né indirettamente coinvolti nell'incendio».

L'assessore alla Protezione civile Donatella Spano ha evidenziato: «Sono in corso le attività di indagini del Corpo forestale per accertare le cause del rogo e gli inquirenti stanno lavorando sull'ipotesi di pista colposa». L'esponente della giunta nella tarda serata di lunedì ha fatto un sopralluogo a Iglesias insieme ai direttori regionali Graziano Nudda e Gavino Diana per incontrare il sindaco Emilio Gariazzo e le squadre impegnate nello spegnimento: la Protezione civile e i volontari, il Corpo forestale, l’Agenzia Forestas e i vigili del Fuoco. Sull'origine del rogo però ci sono ancora molti dubbi perché secondo alcuni testimoni oculari il fuoco si sarebbe originato in due o tre diversi punti. Ma in città rimane purtroppo la desolazione davanti al paesaggio spoglio e grigio. Molti abitanti di Monteponi ieri mattina sono tornati nelle loro case, senza acqua, circondate dalla cenere e ancora da qualche piccolo focolaio. Il violento rogo ha danneggiato anche la linea elettrica che alimenta gli impianti della società Igea di Campo Pisano che ieri ha comunicato ad Abbanoa l'impossibilità, a partire dalle 12 fino alle 6 di questa mattina, del rifornimento di acqua potabile a gran parte della città. Ieri e oggi il comune di Iglesias ha attivato un servizio autobotte a disposizione dei cittadini e da Villamassargia la sindaca Debora Porrà ha sospeso l'erogazione dell'acqua nel suo comune dalle 20 alle 6 di oggi per consentire l'approvvigionamento alla città di Iglesias manifestando la solidarietà verso la comunità colpita dal terribile incendio.



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