La Nuova Sardegna

E a Porto Torres battezza la nuova banchina 

di Gavino Masia
E a Porto Torres battezza la nuova banchina 

L’esponente del governo al fianco del sindaco grillino: «Questa è una città con grandi potenzialità»

30 giugno 2017
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PORTO TORRES. «Dentro la riforma delle Autorità portuali – che tende a fare sistema – non esiste la rimozione dei singoli porti italiani e soprattutto non vengono meno le loro esigenze: questa rete rappresenta per l’Italia una straordinaria occasione di sviluppo e noi dobbiamo essere in grado di accogliere e sfruttare al massimo le possibilità che l’economia del mare fornisce». Così ieri il ministro Graziano Delrio, ritornato dopo 10 mesi nel porto turritano per tagliare il nastro della banchina degli Alti fondali insieme al sindaco Sean Wheeler. Per il ministro l’Autorità portuale della Sardegna è dunque molto importante per il sistema italiano e sarà ancora più forte perché unita da scali marittimi in grado di reggere, guardando i numeri, grandi traffici passeggeri e merci. Sulla banchina Alti fondali, sottoposta a un restyling da 3milioni di euro, sono state concluse anche le ultime operazioni prima del dragaggio del fondale (deve essere portato da meno 8 a meno 11 metri) su cui esiste già un finanziamento della Port Authority di 7 milioni. I lavori potrebbero essere realizzati entro l’anno. Gli Alti fondali rappresentano allo stato attuale un approdo lungo 440 metri, che verranno ridotti a 370. «Questa banchina darà più possibilità di accoglienza per i traffici marittimi – ha aggiunto Delrio –, comprese le navi da crociera, ma la notizia più importante è la conclusione dell'iter per la procedura di Via legata al progetto dell'antemurale: tra 15 giorni partiremo fisicamente con le fasi esecutive e cominciare così la realizzazione di un'opera finanziata complessivamente con 30 milioni di euro». Due ottime notizie che segnano la ripresa dei lavori portuali a Porto Torres – come sottolineato anche dal commissario Pietro Preziosi – e questo significa occasione di sviluppo per tutto il territorio e anche opportunità di occupazione per aziende e persone. «Porto Torres ha straordinarie potenzialità per offrire occasioni di sviluppo all’economia locale – ha sottolineato il ministro –, turistica, commerciale e industriale, e all’intera area che sta dietro alla città: una vocazione multiforme, quindi, e per sfruttare queste opportunità e però necessario che tutti i lavori si facciano nei tempi giusti». L’idea del ministro è di potenziare la continuità territoriale, anche se c’è ancora tanto lavoro da fare, specialmente nei collegamenti marittimi: «In Italia c’è una grande voglia di Sardegna, e questa deve essere soddisfatta attraverso collegamenti adeguati». La visita a Porto Torres del ministro è proseguita su una motovedetta della Capitaneria per fare il punto via mare della situazione sulle altre opere portuali che attendono il loro completamento da anni. Su tutti il terminal crociere vicino alla stazione marittima e il mercato ittico su cui c’è un progetto dell’Authority ancora fermo.

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