La Nuova Sardegna

Ambiente, gli indipendentisti di Liberu contro i ladri di sabbia

di Stefano Ambu
Ambiente, gli indipendentisti di Liberu contro i ladri di sabbia

Il movimento lancia una campagna di sensibilizzazione

30 giugno 2017
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CAGLIARI. Cimeli e souvenir proibiti da far vedere agli amici al ritorno delle vacanze in Sardegna. Sono a portata di mano, accanto all'ombrellone. Gratis. Anche se a volte, magari in aeroporto, possono costare brutte figure, pesanti multe e articoli sul giornale. Rimettendo insieme tutti i granelli di sabbia portati via negli anni dalle coste sarde dai turisti forse si potrebbe rifare un Poetto o una Platamona da qualche altra parte del mondo. E c'era un tempo in cui gli arenili erano addirittura una specie di deposito libero per le imprese che costruivano case e palazzi. Se la spiaggia ora potesse parlare, userebbe il sardo. E direbbe così: "Lassami neta". Traduzione: lasciami pulita. È il nome della campagna di sensibilizzazione per la salvaguardia dell'ambiente ideata da Liberu. Il manifesto è tutto un programma: un pezzo di spiaggia con gli ombrelli coi quattro mori, un telo, due paia di ciabatte e una stella di mare. Poi il mare. E sopra, gli avvertimenti rivolti al turista. Locale o "continentale" è uguale. Sono i quattro comandamenti: in sardo, in italiano e in inglese, così non ci sono scuse per nessuno.

Primo, è vietato portare via sabbia, pietre, conchiglie, piante. Secondo, non lasciare nessun tipo di rifiuto, portalo via e differenzialo. Terzo, lascia il posto migliore di come lo hai trovato. Quarto, rispettiamo e facciamo rispettare il posto. «È inutile utilizzare la sola repressione- ad esempio le multe negli aeroporti - per chi porta via – afferma Pierfranco Devias, di LIberu– sabbia, conchiglie e altro. Perché molto spesso chi lo fa, non sa che è vietato. Qualcuno tenta di fare il furbo, ma la maggior parte non lo sa. Perché non lo sa? Perché le amministrazioni non investono in campagne di informazione. A volte i comuni proprio non possono. Bene, ci pensiamo noi». La campagna prevede la distribuzione negli esercizi commerciali balneari, negli alberghi, nei campeggi e in tutti i posto affollati dai turisti di circa diecimila adesivi con il logo e le prescrizioni di "Làssami Neta", il volantinaggio nei porti e negli aeroporti e l'attivazione di una pagina Facebook dalla quale sarà possibile scaricare il materiale informativo.

«Tutti lo potranno stampare, fotocopiare, divulgare e anche affiggerlo –sottolinea Devias – questo è lo scopo principale dell'iniziativa: dar vita a una sorveglianza popolare e capillare perché ognuno ha la sua fetta di responsabilità». Un invito a ragionare: "Qualcuno forse pensa – continua Devias – lasciamo i rifiuti, tanti poi passano a pulire la spiaggia. Questa campagna serve a ricordare che le cose non stanno così. Che tutti siamo tenuti a lasciare il posto pulito. E a ricordare anche agli altri di lasciare il posto pulito». Lo scopo della campagna? «Tutelare la nostra terra– conclude il rappresentante del movimento Liberu– e far sì che il turista sia incoraggiato a recitare un ruolo importante nella difesa delle bellezze della Sardegna».

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