La Nuova Sardegna

Autobus troppo vecchi Cgil, pressing su Pigliaru 

Autobus troppo vecchi Cgil, pressing su Pigliaru 

Boeddu, segretario Filt: «Situazione insostenibile, guasti all’ordine del giorno» Il sindacato invita la giunta a seguire la strada del contratto con Trenitalia

01 luglio 2017
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SASSARI. Bene l’accordo sui treni, ma ora bisogna rinnovare gli autobus. La Cgil plaude alla svolta della Regione, che ha siglato il contratto di servizio con Trenitalia che porterà sui binari dell’isola 18 nuovi treni entro quattro anni. I primi dieci saranno consegnati tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. Gli altri otto, di nuova concezione, entro il 2021. Un successo a cui ora deve fare seguito una medesima operazione sul parco autobus. A fare appello alla Regione è il segretario della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu. «Sul trasporto pubblico su gomma non è stato fatto nessun investimento – afferma il sindacalista –. Soprattutto dopo l’unificazione delle cinque aziende - Arst, Fds, Fms, Ditta Pani, Ditta Stevelli - in una sola, l’Arst spa, non c’è stato alcun investimento sul parco rotabile automobilistico. E questo fatto, qualora non si ponga immediatamente rimedio, potrebbe portare al collasso del comparto».

Parco bus vecchio. Boeddu descrive una situazione drammatica, in particolare per chi deve prendere il bus a cadenza quotidiana. «Non c’è giorno che non ci siano grossissimi problemi e continui guasti per la vetustà degli autobus, che ormai hanno raggiunto il doppio di quella europea».

Piano di rinnovo. Di qui la necessità di un’operazione di restyling. Sulla falsariga di quella che riguarda i treni. «Mi auguro che non trascorra questa estate – continua Boeddu – prima che la Regione approvi un piano di rinnovo completo del parco rotabile automobilistico così come avvenuto nel 2007 e nel 2008».

Giunta Soru. Il segretario della Filt, invita il governatore Francesco Pigliaru a prendere ispirazione dalla giunta Soru. «Fu la prima ad aver creduto a un trasporto collettivo svolto e garantito da aziende strutturate. Decise di acquistare i primi treni minuetto e bandì la gara per ulteriori pendolini dopo una abbandono durato 20 anni. La stessa giunta rinnovò completamente il parco rotabile dell’Arst acquistando oltre 500 autobus a bassissimo impatto ambientale, oltre a quello del Ctm di Cagliari, dell’Atp di Sassari, dell’Atp di Nuoro e dell’Aspo di Olbia. Purtroppo con il centrodestra di Cappellacci, che in 5 anni cambiò 5 assessori, l’immobilismo fu totale».

Riduzione dei costi. Per la Cgil Pigliaru e la sua giunta devono ripartire da quella rivoluzione su gomma di 10 anni fa. «L’attuale giunta sui treni sta portando avanti una politica corretta. Ma serve una svolta anche sul trasporto su gomma. Qualora l'attuale giunta regionale avesse la medesima determinazione il medesimo coraggio e uguale lungimiranza a suo tempo avute dal l'allora centrosinistra il rinnovo del parco rotabile automobilistico oltre ad avere effetti immediati su ambiente, sui pendolari e sui lavoratori, abbatterebbe di moltissimo i costi di trazione, i costi di manutenzione e dei pezzi di ricambio, verrebbero azzerati i fermo vetture e, questione assolutamente non trascurabile, il costo delle tariffe assicurative che con autobus fino a 3/5 anni di vita si riducono in maniera importante. Solo questi risparmi consentirebbero il pagamento di buona parte del leasing dei bus». (al.pi.)

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